Connect with us

Esclusiva

ESCLUSIVA | L’ex biancoceleste Bianchi: “Derby gara importante per la Lazio, ma non della svolta. Olimpico senza tifosi? Qualche vantaggio potrebbe averlo la Roma”

Published

on

 


L’attesa sta per terminare, tra poco più di ventiquattro scatterà il derby della Capitale, quest’anno particolarmente atipico sia per giorno (venerdì) sia per location (Stadio Olimpico a porte chiuse). Per quanto riguarda strettamente il campo, dopo le due vittorie consecutive contro Fiorentina e Parma, la Lazio, per continuare la rincorsa al quarto posto, dovrà ora confermarsi contro la Roma, compagine reduce da un’ottima prima parte di stagione, ma ancora incapace di essere protagonista nei big match. Per analizzare al meglio i temi della prossima stracittadina, LazioPress.it ha contattato in esclusiva l’ex biancoceleste Rolando Bianchi.

Dopo due vittorie consecutive, il derby può essere la gara della svolta per la Lazio?

“Non penso ci sia una partita della svolta. Il derby sicuramente è una partita diversa dalle altre e deve essere giocato al massimo. È una sfida importante perchè se la vinci ti avvicini alle altre e puoi tenere aperto al campionato, ma non la gara della svolta dato che la Lazio comunque il suo campionato lo sta facendo”. 

Forse però il rendimento della Lazio è un po’ sotto alle aspettative in campionato, mentre la Roma sta facendo molto bene. Non credi che rispetto al derby di ritorno dello scorso anno il pronostico si sia invertito?

“La Lazio può aver avuto degli alti e bassi, ma va anche detto che le altre squadre stanno andando forte. Il Milan che sta facendo un campionato al di sopra di quello che ci si poteva aspettare e le altre stanno disputando la loro stagione. Può esserci una stagione dove non si fanno gli stessi punti della precedente, ma credo che la Lazio alla fine il suo campionato lo faccia lo stesso. Per quanto riguarda la Roma, i giallorossi hanno un allenatore che mi piace molto, credo sia molto preparato e sta costruendo una buona squadra. Nella Capitale, poi, le pressioni che ci sono sulla Lazio e sulla Roma possono influire molto sul rendimento anche dei giocatori”.  

Sia la Lazio che la Roma segnano molto, ma subiscono altrettanto. Ti aspetti un derby ricco di gol?

“Spero che sarà un derby ricco di gol perchè ci sono grandi qualità in fase offensiva. Si affrontano due formazioni che giocano per vincere le partite ed è normale che si scoprano un po’ di più lasciando più spazi. Il potenziale per vedere tanti gol domani c’è”.

Prima parlavi della pressioni della piazza romana da ambo le parti. C’è il rischio che un ambiente simile faccia prevalere la paura di non perdere rispetto alla voglia di vincere?

“No, vorranno vincere entrambe. Peraltro, Lazio e Roma non sono in difficoltà quindi giocheranno per ottenere i tre punti. Sarà una partita aperta ad ogni tipo di risultato”. 

Che derby sarà senza pubblico? Potrebbe giovare a qualcuno questa situazione?

“Quella di domani sarà una stracittadina un po’ atipica, qualche vantaggio potrebbe averlo la Roma perchè gioca in trasferta. Sicuramente mancherà la spinta e la cornice di pubblico che caratterizza ogni tipo di derby”.

Tornado indietro negli anni, qual è il suo ricordo più bello legato a questa sfida?

“Sicuramente il fatto di averlo vinto. Ho avuto la fortuna di giocare vari derby, quello di Reggio Calabria, Atalanta-Brescia, quello di Manchester e l’unico che non ho portato a casa è stato quello di Torino ma perchè lì come collettivo eravamo inferiori. Vincere un derby è un’ emozione bella perchè ti dà sempre un’energia e una sensazione positiva. Del Lazio-Roma in cui ero in campo ricordo che guadagnai un rigore importante per noi, poi ci fu il gol all’ultima ed una vittoria insperata che ci ha aiutato molto. Quella stagione io arrivai a gennaio con la squadra in difficolta, poi invece siamo riusciti a tirarci fuori ed abbiamo chiuso l’anno in maniera dignitosa”. 

Se potessi scegliere, c’è un derby che ti sarebbe piaciuto giocare?

“No, sono contento di aver giocato il derby che ho giocato. Ho un ricordo positivo, ne ho giocato e vinto uno. Sono tutti ricordi positivi, poi ognuno vive i derby in modo proprio. Se dovessi scegliere, rigiocherei la mia partita sperando che finisca nello stesso modo”. 

In chiusura, ci racconti qualche aneddoto che hai vissuto nella settimana pre derby?

“Quando passeggiavo per il centro vari tifosi mi fermavano dicendo: “Mi raccomando il derby”, io rispondevo sempre di aver capito. Avendo vissuto anche altri derby, dico che il derby di Roma è molto sentito e si entra in clima già settimane prima. Inoltre, la cosa bella di questo tipo di partita è che se vinci il derby può anche fare una stagione così e così. Se poi vinci sia l’andata che il ritorno alla gente basta quello per essere felice della stagione. La stracittadina è una sfida molto sentita a Roma, si leggeva dai giornali e si percepiva facilmente l’importanza di questa sfida per i tifosi”. 

 


Tutto il mondo LazioPress.it in un solo link. CLICCA QUI e rimani informato 365 giorni sulla Lazio.

DA QUI SCARICA LA NOSTRA APP. PER SEMPRE GRATIS


RINGRAZIAMO I NOSTRI SPONSOR:

   

Esclusiva

ESCLUSIVA| Cesar: “Vorrei che la Lazio vincesse contro l’Atletico ma sarà tosta: il pubblico può aiutare. Vi racconto la mia attività…”

Published

on

 


Questa sera la Lazio affronterà in casa l’Atletico Madrid per dare definitivamente il via a questa edizione di Champions League. Una gara importante che vedrà, finalmente, il ritorno del pubblico allo stadio dopo le disposizioni del 2020. Un pubblico che potrà dare un supporto fondamentale in un momento comunque delicato che servirà anche a rialzare la testa. Un giocatore che di gare di questo tipo ne ha giocate sia con la Lazio che con altri club è sicuramente Cesar. Per parlare della partita di questa sera e della sua attualità “Cesaretto” è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Laziopress.it. 

 

Come ti senti per stasera? Che partita sarà?

Sarà difficile, la Champions ha questo nome per l’importanza delle squadre che giocano. Anche le emergenti arrivano attrezzate e contro una squadra così attrezzata e conosciuta nel mondo come l’Atletico Madrid la Lazio deve darsi da fare e non poco per ottenere un risultato positivo. Giocheranno in casa e con gli stimoli giusti, dovranno mettere in pratica quello che è il bel gioco che la Lazio riesce a esprimere a tratti.

Secondo te vedremo la stessa Lazio del campionato?

Questo è un grande errore che commettono le squadre, usare approcci diversi in competizioni diverse perché hai stimoli. Penso che lo stimolo debba essere indossare una maglia del genere, qualunque partita sia. Ovvio che cambino l’atmosfera e gli avversari ma bisogna rappresentare al massimo la squadra in ogni partita. La base è la maglia, indossarla, onorarla e dare il massimo sempre e comunque.

E tu anche hai giocato con la Lazio partite importanti quindi sai quanto è importante la spinta del pubblico allo stadio…

Certamente, è tutto molto soggettivo perché l’ambiente è importante, la tifoseria è importante. Ho avuto la fortuna di giocare la Champions con la Lazio e con l’Inter, però penso che sia soggettivo perché è bello avere un pubblico che ti supporta ma se non giochi all’altezza delle partite del genere poi il pubblico potrebbe non essere a favore. In ogni caso è stimolante giocare la prima in Champions in casa dopo tanti anni e con un avversario importante.

Un pronostico?

Per quanto io sia laziale e ci tengo è ovvio che vorrei che la Lazio vincesse, però se analizzi l’Atletico, la Lazio altalenante in campionato è giusto pensare positivo per la passione che ci lega, ma sarà tosta.

Di cosa ti occupi adesso?

Abbiamo un’agenzia di eventi  a livello calcistico e lavoriamo in tutta Italia. Oltre a questo c’è la Cesar Academy che ha un format differenziato da tutto ciò che si è visto: di solito gli stage si fanno a fine stagione, invece qui facciamo collaborazioni con società per cui nel periodo delle loro attività entriamo nei loro meccanismi portando la nostra disciplina e professionalità. Valutiamo direttamente noi questi ragazzi in campo. Mi piace tantissimo il lavoro che sto facendo. Trovare non solo i ragazzi e stimolarli. Il prossimo stage sarà a Sanremo, già siamo qui con la Virtus Sanremo Calcio per poter cercare ragazzi che hanno valori e sono predisposti a trovare una società professionistica.

Tu hai sempre con uno sguardo al futuro, quindi…

Sì, basta guardare una partita di calcio dei ragazzi, a livello amatoriale o dilettantistico, ma anche tra i professionisti… Se tu non hai sacrificio passione e dedizione ti autoescludi dal sistema professionistico. Si può allenare anche la concentrazione e la dedizione, portandoli a riflettere su cosa fanno loro per il loro sogno. La mentalità che manca oggi è che uno deve saper dare tutto sé stesso.

Cosa ti senti di dire, quindi, direttamente ai giovani?

Lavoro, dedizione, concentrazione, umiltà, rubare con gli occhi, accettare, cercare e voler evolversi e imparare. Questi sono i metodi per diventare professionista anche giocando in squadre dilettantistiche, perché in questo modo potrà essere seguito da squadre professionistiche.

Per concludere, torniamo alla Champions di stasera. Qual è il tuo ricordo più bello avendola giocata con la Lazio?

Non era ancora Champions, ma il gol di testa fuori casa contro il Benfica, l’unico gol di testa che ho fatto in carriera che ci ha portato a giocare la competizione. E’ il ricordo più bello che ho, quando abbiamo giocato con la banda Mancini, ci siamo divertiti tantissimo.

 


Tutto il mondo LazioPress.it in un solo link. CLICCA QUI e rimani informato 365 giorni sulla Lazio.

DA QUI SCARICA LA NOSTRA APP. PER SEMPRE GRATIS


RINGRAZIAMO I NOSTRI SPONSOR:

   

Continue Reading
Advertisement

RINGRAZIAMO I NOSTRI SPONSOR:    

I più letti

Scarica subito l'app di LAZIOPRESS.IT! Disponibile su app_store google_play

  © 2015 LazioPress.it | Tutti i diritti sono riservati | Testata giornalistica con autorizzazione del Tribunale Civile di Roma numero 13/2015 | CONTATTI

Close
LazioPress.it

GRATIS
VIEW