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E’ la sfida più importante di tutto il campionato, capace di indicare la strada di una stagione in positivo o in negativo. E’ il derby, e mai come questa volta la sqaudra di Inzaghi ha bisogno dei tre punti. Serve una spinta di incoraggiamento per eliminare tutte le scorie di una prima parte di campionato non proprio entusiasmante. Il derby della Capitale è sempre una sfida a sè, dove non si fanno pronostici e quando si fanno vengono puntualmente smentiti. Alla vigilia della sfida tra Lazio e Roma è intervenuto in Esclusiva ai microfoni di LazioPress.it il deputato di Fratelli d’Italia, l’On. Paolo Trancassini. Grande tifoso biancoceleste, nonchè fondatore del LazioClub Montecitorio innaugurato proprio un anno fa.
Domani ci sarà il derby, che partita si aspetta?
“Mi aspetto una bella partita, ma soprattutto una bella Lazio. In questo inizio di campionato ci ha comunque abituato a delle ottime prestazioni quando davanti si trova un avversario importante, e quindi mi auguro che la Lazio faccia una bella gara sfruttando il lavoro dei suoi ‘tenori’. Soprattutto da loro mi aspetto tanto, dovranno aiutare la sqaudra e portarla alla vittoria”.
Lazio in leggera ripresa, ma una Roma ad oggi superiore. Chi potrà incidere maggiormente sulla gara per i biancocelesti?
“La Roma è una squadra che in questo momento sta giocando davvero bene e ottiene risultati, e rispetto alla Lazio ha sicuramente maggior costanza.I biancocelesti da parte loro hanno dimostrato, in particolare in Champions, che possono affrontare qualsiasi avversario. La Lazio è in forma se i suoi migliori giocano al massimo, in quel caso non ha paura di nessuno. Contro la Roma sarà importante non avere paura. Mi aspetto una grande partita da Milinkovic-Savic, sa fare la differenza ed è in grado di mettere in campo il giusto carattere e la giusta forza che poi diventa trainante per tutta la squadra. Domani servirà il carisma di Milinkovic”.
Non sarà una partita come le altre soprattuto per l’assenza dei tifosi, che effetto farà?
“Il derby, anche quello giocato dai bambini, non è mai una partita come le altre. Io da romano e da laziale lo vivo sempre con grande agitazione già da prima del fischio d’inizio e mi accomapagna per tutta la partita. Vederla allo stadio ha tutt’altro valore, e poter assistere allo spettacolo dei tifosi, soprattutto quelli biancocelsti che sono e saranno sempre superiori, è un’emozione unica. Senza tutta questa cornice il derby avrà una bellezza minore, macherà l’aspetto più importante e che caratterizza questa sfida. Per chi però è davvero tifoso, così come lo sono io, urleremo dal nostro divano in totale solitudine condividendo le urla soltanto con i vicini (ride ndr)”.
C’è un derby che ricorda con particolare emozione (escluso il 26 maggio)?
“Il 26 maggio non posso non citarlo perché è IL DERBY. Personalmente ricordo con grande emozione tutti i derby che abbiamo vinto e ricordo con altrettanta emozione, negativa, tutti quelli che abbiamo perso. Ricordo la stagione dei quattro derby consecutivi ed erano momenti magnifici in cui il distacco tra la Lazio e la Roma era nettissimo. Li ricordo con piacere perché a fine partita ero meno ‘stanco’ del solito, lo affrontavo con la consapevolezza che la mia squadra era superiore. Quel che è certo è che la vittoria ti regala una settimana di gioia e di serenità diversa, soprattutto con colori diversi”.
E’ passato ormai un anno, sicuramente non il migliore, dall’innagurazione del LazioClub Montecitorio. Un bilancio su questo primo anno?
“Purtroppo avevamo molte idee e diversi progetti da realizzare che sono ancora nel cassetto aspettando la possibilità di portarli a termine. Non vogliamo che però avvenga da remoto, essendo l’antitesi del gruppo e della convivialità. Abbiamo un buon gruppo d’iscritti e ora speriamo, a stretto giro, di riuscire a portare a termine qualche iniziativa. Tra l’altro avevamo anche l’autorizzazione, da parte del Presidente Lotito, a mettere un nostro striscione all’interno dello stadio. Questa insieme ad altre iniziative mi auguro possano essere realizzate quando si tornerà alla normalità. Il LazioClub è un modo per sottolineare un’appartenenza, per rimarcare un tifo e per viverci questa passione che si chiama Lazio”.
Si sta lavorando per far tornare i tifosi allo stadio?
“Ci si sta lavorando e stiamo cercando di capire meglio quali sono le intenzioni del Governo. Io non mi faccio grandi speranze perché purtroppo non essendo stato affrontato, a mio parere, al meglio il tema della prevenzione dei contagi: dai trasporti pubblici, all’approssimazione sul tema scuola, per non parlare dell’attacco ai ristoratori non mi faccio grandi illusioni di tornare allo stadio in tempi brevi. Sono convinto però che anche questo argomento vada affrontanto con raziocinio. Se il tema fondamentale è la prevenzione basata sul distanziamento, non vedo motivo per cui non si possano aprire gli stadi, dove tale regola non è poi così complicata da applicare. Vista anche l’enorme capacita contenitiva dello Stadio Olimpico (spesso molto criticata). Ad oggi il tema stadio è un problema che non si vuole affrontare e viene derubricato a problematica che merita scarsa attenzione. Questo è un errore, perché la salute ha a che fare con il benessere psico-fisico della persona e non basta non avere malattie per essere in salute. Purtroppo stiamo danneggiando i nostri giovani, e temo che si avranno delle ripercussioni che vedremo più avanti. Per questo ritengo che, anche, adare allo stadio fa parte del benessere psico-fisico della persona”.
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