Esclusiva
ESCLUSIVA – Biasin: “Inter che arriva nervosa, ma punta lo scudetto. Lazio? Credo nel quarto posto ed attenzione a Lazzari”
Dopo il derby, dopo l’Atalanta adesso arriva un’ulteriore prova di maturità per questa Lazio. Domenica sarà ospite dell’Inter alla Scala del Calcio. Partita difficile, fra due sqaudre che sono in grande forma, nonostante i nerazzuri provengano dall’eliminazione in Coppa Italia. Le due migliori difese delle ultime gare si affrontano, con tanti uomini pronti a fare la differenza. In vista del match il giornalista di “Libero Quotidiano” Fabrizio Biasin è intervenuto in Esclusiva ai microfoni di LazioPress.it per presentare la gara. Ecco le sue parole.
Inter fuori dalla Coppa Italia, con che umore arriva alla sfida contro la Lazio?
“C’è un po’ di nervosismo derivato dal fatto che l’eliminazione è arrivata dopo due partite dove l’Inter ha dimostrato di essere al pari della Juventus, che però ha molta più esperienza e ha meritatamente passato il turno pur non giocando una partita in pieno dominio. Ci sarà questo amaro in bocca ed in più la consapevolezza che adesso alla sqaudra di Conte resta solo il campionato e l’obiettivo è quindi la vittoria dello scudetto. Contro la Lazio non può permettersi di lasciare punti”.
Gara importante per la classifica, per chi conta di più vincere?
“Ognuno ha i suoi interessi e obiettivi, la Lazio giocherà sicuramente per vincere, sicuramente però la squadra di Inzaghi ha come ‘consolazione’ l’ottavo di Champions da giocarsi. I biancocelesti faranno di tutto per vincere perché vogliono tornare anche l’anno prossimo in Champions League”.
I nerazzurri non subiscono gol da quattro giornate conecutive, la Lazio ha subito solo 5 gol da inizio 2021. La differenza la faranno proprio i portieri?
“No, credo che la differenza la faranno i centrocampisti perché li si sfidano due tra i più bravi in assoluto della Serie A: Milinkovic e Barella, che sono i giocatori più determinanti per le rispettive squadre. Saranno loro due a decidere la gara”.
Lukaku-Immobile che giudizio può dare?
“Immobile è spettacolare. Io continuo però ad avere una sensazione che lui piaccia e non piaccia alla gente, e non capisco come mai visto che ogni anno segna in tutte le partite e batte record su record. La cosa più impressionante è che Tare l’abbia comprato a 9 milioni ed è diventato un vero e proprio simbolo per la squadra e per la città, vincendo anche qualche trofeo. Lukaku invece è un grandissimo giocatore, che però sta attraversando un periodo complicato. E’ ormai un mese che vede poco la porta e ha anche un po’ di nervosismo, forse dettato da quanto successo nel derby con Ibrahimovic. Nonostante tutto continuo a pensare che sia un punto di forza per l’Inter. Dal punto di vista degli attaccanti sarà una sfida bellissima, con questi due giocatori si parte già con un gol per squadra”.
Il risultato del Milan potrebbe influire nella prestazione dell’Inter di domenica sera?
“C’è sempre il discorso dell’avversaria in ambito scudetto che mette pressioni. La settimana scorsa è successo al Milan, con Inter e Juvnetus che hanno giocato venerdì e sabato, il Milan solo la domenica e quindi anche lei aveva la sua pressione. Questa cosa ci sarà ogni settimana, soprattutto in questa visto che poi la prossima giornata ci sarà il derby che considero decisivo”.
Sponda Lazio, chi è il giocatore più pericoloso?
“Io sono sempre più impressionato da Acerbi, è il difensore centrale più forte che ci sia. A volte può non aver giocato al massimo, però è davvero insuperabile anche per costanza ed è un punto di forza per questa Lazio. Poi penso anche a Lazzari che è l’Hakimi dei biancocelesti. E’ un giocatore che in fase offensiva da un grande supporto agli attaccanti”.
Dove può arrivare la Lazio di Inzaghi?
“Per me se riesce ad entrare fra le prime quattro la Lazio fa un miracolo. Ogni volta tendiamo quasi ad ignorarla nelle previsioni pre-campionato, ma alla fine la Lazio riesce a smentire tutti e piazzarsi. Quest’anno è molto complicato per la grande concorrenza, ma mi sembra di capire che la squadra di Inzaghi non è intenzionata a mollare l’osso. Io credo possa arrivare quarta. Per l’Europa la situazione è più complessa, credo che più di quanto ha fatto non può chiedere però arriva anche con la leggerezza di chi sa di aver fatto il proprio dovere. La Lazio diciamo che potrà affrontare gli ottavi quasi divertendosi”.
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ESCLUSIVA | Hellas-Lazio, Apolloni: “Zaccagni ha margini di miglioramento. Il Verona deve cercare punti di riferimento”
Sabato alle 15.00 Hellas Verona e Lazio scendono in campo al Bentegodi per la seconda sfida in programma della quindicesima giornata di Serie A. I biancocelesti alla ricerca di conferme dopo le tre vittorie consecutive ottenute tra Champions League, Serie A e Coppa Italia. L’Hellas Verona per cercare di dare una sterzata ad una classifica che al momento vede gli scaligeri al terzultimo posto a quota dieci punti. Intervistato in esclusiva ai nostri microfoni, l’ex difensore dell’Hellas Luigi Apolloni ha presentato così la sfida di sabato.
Dopo un inizio complicato la Lazio ha trovato tre successi consecutivi tra Champions League, Serie A e Coppa Italia. Che segnale è questo per Sarri?
“E’ un segnale che sta lavorando bene, pur non avendo fatto un inizio che ci si aspettava, il lavoro alla lunga paga. Queste tre vittorie sono un ulteriore conferma di quello che Sarri sta provando a costruire a Roma“.
Quanto è importante aver mantenuto la rete inviolata in queste tre gare? Che momento è per Casale?
“Le problematiche di un calciatore ci possono essere attraverso infortuni o traumi che possono esserci durante una stagione. La cosa importante resta non mollare e continuare a lavorare per cercare di tornare più forte di prima. Ha una grande opportunità alla Lazio, ci vogliono le migliori componenti, risultati positivi compresi“.
Al suo terzo anno in maglia biancoceleste, che idea si è fatto sul rendimento dell’ex della gara Zaccagni?
“E’ un giocatore con enormi qualità e margini di miglioramento importanti. Può capitare un momento stagionale in cui un calciatore possa non esprimersi al meglio, legato a infortuni o stato di forma. Sta a Zaccagni cercare di tornare ai livelli mostrati nel corso della passata stagione“.
Quali sono i punti di forza dell’Hellas che la Lazio deve temere?
“La squadra, il gruppo e la voglia di uscire fuori da questa complicata situazione di classifica. Sicuramente a livello di valori la Lazio è più forte, ma le gare non si basano solo su questo. Vedremo due squadre andare decise sui palloni e che dovranno correre tanto: i biancocelesti non devono venire a Verona pensando di aver già vinto“.
Solo Empoli e Salernitana hanno segnato meno dell’Hellas. Che soluzioni può cercare Baroni?
“E’ chiaro che l’allenatore osserva settimanalmente i calciatori a disposizione per cercare di trovare soluzioni al problema offensivo. Deve cercare punti di riferimento in avanti, provando a premiare il rendimento degli stessi centrocampisti in campo“.
Che gara si aspetta?
“La Lazio vorrà proseguire sul cammino offerto nelle ultime uscite, mentre l’Hellas ha bisogno di punti. Sarà una partita tosta, se ci saranno i giusti livelli di corsa e determinazione la Lazio potrà vincere al Bentegodi grazie alle sue qualità“.
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