Per Lei Combattiamo
Sport, la lettera aperta di FIGC, FIP e FIPAV a Mario Draghi
Dopo la questione dei decreti delegati di riforma dello sport, che nella prossima settimana dovrebbero diventare effettivi, le Federazioni italiane (FIGC, FIP e FIVAB), hanno inviato una lettera aperta al presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi. Questa la lettera riportata sui canali ufficiali delle Federazioni:
“Signor Presidente del Consiglio dei Ministri,
in questo momento così drammatico per il nostro Paese, noi Presidenti della Federazione Italiana Giuoco Calcio, della Federazione Italiana Pallacanestro e della Federazione Italiana Pallavolo, ci rivolgiamo direttamente alla Sua persona.
Il tema oggetto della nostra missiva è il varo legislativo dei decreti delegati di riforma dello sport che potrebbe trovare compimento nel corso della prossima riunione del Consiglio dei Ministri.
Noi siamo assolutamente favorevoli al pieno riconoscimento di maggiori tutele a favore di atlete ed atleti, di allenatori e collaboratori sportivi, ma al contempo siamo ben consci degli enormi problemi che le società sportive stanno affrontando. Rileviamo inoltre come due tematiche in modo particolare, quali l’abolizione del cosiddetto “vincolo sportivo” e la nuova disciplina relativa al “lavoro sportivo”, comportino gravi ripercussioni ai danni delle società sportive che abbiamo il dovere di tutelare.
La crisi pandemica in atto non si risolverà domani e gli effetti economici si protrarranno ovviamente nel tempo. Gravare di ulteriori oneri le società sportive porterebbe inevitabilmente molte di esse a cessare l’attività.
Fin dal sorgere della crisi sanitaria ed economica, le Federazioni hanno sostenuto i rispettivi movimenti con interventi mirati nell’intento di alleviare gli effetti prodotti dalle necessarie normative di restrizione.
Riteniamo però giusto che quanto fatto, e quanto ancora sarà necessario fare, non sia vanificato da alcuni istituti che, in questo frangente, costituirebbero un ulteriore gravoso onere da porre a carico dei sodalizi sportivi.
Signor Presidente, Le stiamo chiedendo di valutare con grande attenzione l’effetto di tali disposizioni e, se non fosse possibile riconsiderarli nel merito, quanto meno differirne l’entrata in vigore. Ringraziamo per l’attenzione e inviamo i più cordiali saluti”.
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Europa League
ANSA | Viminale, niente biglietti agli olandesi per Roma-Feyenoord
L’orientamento del Viminale in merito alla partita Roma-Feyenoord di Europa League in programma il prossimo 20 aprile allo stadio Olimpico – a quanto apprende l’ANSA – è di procedere con l’indicazione del divieto di vendita dei biglietti ai tifosi olandesi. Il precedente che scotta risale al 19 febbraio 2015 quando i tifosi olandesi misero a ferro e fuoco Roma, in occasione proprio di una partita di Europa League: scontri con la polizia, risse, vetrine di negozi distrutte ed anche la vandalizzazione della fontana del Bernini a piazza di Spagna, la celebre Barcaccia.
La linea delle autorità italiane, dunque, è netta: non ci saranno tagliandi in vendita per i sostenitori del Feyenoord. Così come richiesto anche dal sindaco Roberto Gualtieri, che nei giorni scorsi ha chiamato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per sollecitarlo al divieto di trasferta.
Il match, tra l’altro, aveva spiegato Gualtieri, è in programma alla vigilia dell’arrivo degli ispettori del Bureau international des expositions per la candidatura di Roma all’Expo 2020. E disordini in quei giorni non sarebbero certo il biglietto da visita ideale, è la preoccupazione del sindaco. Naturalmente, non è detto che la mancanza del biglietto impedisca la calata degli hooligans olandesi nella Capitale: c’è chi ha già prenotato viaggio e albergo. Si è visto con Napoli-Eintracht, con i tedeschi accorsi ugualmente in massa in Italia e protagonisti di violenti scontri in città. La Uefa, da parte sua, è sempre stata contraria a queste misure, con il presidente Aleksander Ceferin, che aveva definito “intollerabile” il divieto di trasferta ai tifosi della squadra di Francoforte. Non potendo impedire l’arrivo a Roma di persone dall’Olanda, l’apparato di sicurezza – Roma è ancora in attesa della nomina del prefetto – sarà imponente per scongiurare la guerriglia urbana di 8 anni fa. Il Feyenoord, peraltro, in questa stagione ha già giocato a Roma: lo scorso 3 novembre in Europa League contro la Lazio. Anche in quel caso venne disposto il divieto di vendita dei tagliandi ai tifosi olandesi e non si registrarono incidenti. (ANSA)
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