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PAGELLE – Non si salva nessuno al Dall’Ara e tutti sul banco degli imputati

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Reina 6 – Reattivo su Orsolini e Barrow, non può nulla su Mbaye e Sansone. Quattro momenti della sera che coincidono con le uniche conclusioni subite verso la porta.

Patric 5 – Rientra fra i giocatori la cui prestazione dipende dal resto dei compagni. Se affonda la barca, lui affonda con lei.

Dal 65′ Pereira 5,5 – Quando entra in campo significa che la partita è già chiusa nel bene o nel male. Anche oggi dà la sensazione di avere qualità utili alla causa, ma il suo utilizzo col contagocce lo rende ormai un membro estraneo al progetto.

Hoedt 5 – Almeno prima aveva un atteggiamento spavaldo, ora sembra un giocatore fragile che è terrorizzato alla minima giocata. Il risultato cambia poco, sbagliava prima e sbaglia oggi.

Acerbi 5 – Iniziano ad essere diverse le gare in cui naufraga insieme ai compagni. L’unica scusante è che non è semplice dare equilibrio ad un reparto oggettivamente sotto la media.

Lazzari 4,5 – Può puntare Mbaye tante volte ma non prova mai niente finendo per buttare la palla in area senza grosse aspettative. Il terzino rossoblù lo punta una volta, gli sfila davanti e trova il gol del vantaggio.

Dal 46′ Lulic 5 – Ingresso impalpabile, prova ad attaccare sulla fascia mancina ma è inconsistente

Milinkovic 5 – Vuole festeggiare il compleanno nel migliore dei modi, sfiora l’incrocio su punizione in apertura. Sembravano i presagi di una giornata di gloria e invece finisce con l’innervosirsi.

Lucas Leiva 5 – Solito discorso. La squadra si allunga e iniziano le sofferenze per il brasiliano che non riesce più a coprire quaranta metri di campo. Naturale la sua uscita quando bisogna partire all’assalto.

Dal 65′ Cataldi 5,5 – Rispolverato per l’assenza di Escalante, di certo sperare che faccia qualcosa in partite simili è una forma di cattiveria. La sensazione è che lo si sta perdendo ed è un peccato.

Luis Alberto 5,5 – La squadra non gira, si muove poco e lo spagnolo brancola nel buio. Potrebbe accendere la luce se avesse qualcuno con cui duettare ma è vietato provare a cambiare qualcosa quando le cose vanno male.

Dal 76′ Caicedo 5,5 – Entra con la squadra alla ricerca disperata di un qualcosa. Rispetto agli altri impegna Skorupski.

Marusic 5 – E’ un giocatore che trova una fisionomia in un contesto che funziona, stasera non ha funzionato nulla e quindi anche il bosniaco

Correa 4 – Il rigore procurato sembrava l’incipit del Tucu formato Champions, invece è un abbaglio perchè tornato quello versione campionato. Emblematico è come incespica sul pallone in occasione di un ghiotto contropiede. Per il resto è nullo.

Immobile 4 – Non sta bene e si vede. Stringe i denti ma il fastidio al flessore lo rende nervoso e confusionario. Il rigore sbagliato è solo il segnale più evidente di questo momento negativo.

Dal 65′ Muriqi 5 – Cinque è il voto, ma sono venti i milioni di motivi che qualcuno dovrebbe dare per un giocatore impalpabile.

All. Inzaghi 4 – E’ la sua sconfitta. La squadra parte bene ma si sgretola completamente alla prima difficoltà, il tecnico non fa nulla per cambiare le cose fino al raddoppio rossoblù quando arriva il momento della disperazione con dei cambi con poco senso quando non è mai stato provato uno schema diverso dal solito.

 


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Hellas Verona-Lazio, Sarri: “Stiamo segnando poco, ma risaliremo anche in campionato. E su Vecino…”

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La Lazio è impegnata al Bengodi nel match valido per la 15esima giornata di Serie A. Il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri ai microfoni di Dazn ha così presentato la sfida contro l’Hellas Verona, a pochi minuti dal fischio d’inizio della gara: “Abbiamo raccolto anche in campionato, non soltanto in Coppa; abbiamo vinto tre gare in una settimana, raggiungendo gli ottavi di Champions e i quarti di Coppa Italia. Risaliremo in classifica, queste gare ci danno indicazioni importanti. Spesso le abbiamo sbagliate in questi anni, ora vedremo se ci sarà qualche passo in avanti. Stiamo segnando poco, c’è bisogno di tutti, non soltanto di Immobile. Vecino? C’è stato il chiarimento, ecco perché è stato reintegrato; la società sta diventando molto severa sotto certi aspetti e senza chiarimenti non ci sarebbe stato oggi“.

 


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