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La Repubblica | Panchina per tre. Nuovo ciclo al via, ora Lotito decide
Con l’Europa League già in tasca e senza 8 giocatori, la Lazio perde in casa del Sassuolo, fino all’ultimo in corsa per la qualificazione alla Conference League, sfumata in favore della Roma. Per il quinto anno consecutivo, Inzaghi viene sconfitto nell’ultima giornata di campionato. Il ko per 2-0 contro i neroverdi, in dieci per l’espulsione di Kyriakopoulos a metà ripresa, non cambia la classifica della Lazio, 6a con 68 punti. Una prestazione sottotono, sulla falsa riga delle ultime cinque uscite: una vittoria, un pareggio e tre sconfitte. Da segnalare l’esordio in A di Marco Bertini, centrocampista classe 2002.
Ieri sera al Mapei Stadium si è chiusa un’era, da oggi può cominciarne un’altra. Perché se fino alla vigilia di Lazio-Torino c’era ottimismo sul rinnovo di Inzaghi, da mercoledì scorso in poi non ci sono stati più contatti. Fino a ieri, il tecnico — in scadenza il 30 giugno — non era stato ancora chiamato da Lotito per fissare l’incontro, che con ogni probabilità ci sarà domani. L’idea del presidente è di vedere, in prima battuta, Inzaghi e Tare singolarmente, per poi riunirsi per l’appuntamento decisivo. Se Lotito chiuderà il ciclo Inzaghi, come appare sempre più probabile, punterà su un profilo che possa piacere (anche) alla piazza: o un manager di successo (Gattuso resta il favorito, poi Sarri) o un ex giocatore molto legato alla tifoseria (Mihajlovic). L’altro nome da tenere in considerazione, anche se al momento è defilato, è Conceicao, che si è consacrato con il Porto e ha lasciato un ottimo ricordo alla Lazio, con cui ha vinto lo scudetto nel 2000: mercoledì è atteso in Italia ed è una candidatura che non va trascurata. I nomi più caldi sono Gattuso, che lascerà il Napoli salvo un clamoroso colpo di scena (è molto stimato da Lotito e Tare, entro metà settimana darà una risposta), e Mihajlovic. Il serbo è legato al Bologna per altri due anni, ma nel calcio non si può mai sapere cosa possa succedere, come ha detto lui stesso nei giorni scorsi. La sua famiglia a Roma e tifa Lazio, sarebbe la storia di un grande ritorno.
Sarri invece è il grande nome. L’anno scorso ha vinto lo scudetto con la Juventus, nelle ultime settimane era vicino alla Roma che poi l’ha gelato scegliendo in gran segreto Mourinho. Stuzzica molto Lotito, ma Sarri prima deve risolvere le controversie burocratiche con la Juventus: la Vecchia Signora entro il 30 giugno dovrà versargli una penale da 2,5 milioni di euro per evitare il rinnovo automatico da 7 milioni.
Quattro possibili sostituti, dunque: Simone Inzaghi ieri sera con il Sassuolo potrebbe aver chiuso il suo grande ciclo di 5 anni alla Lazio. Lontano dall’Olimpico, come l’aveva cominciato nell’aprile 2016 (a Palermo). Lui come Lulic, che sicuramente andrà via alla fine del contratto, e Parolo, il cui destino si deciderà in settimana. Radu, il terzo senatore in scadenza a giugno, rinnoverà per almeno un altro anno.
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Milan, annunciato il ritorno di Ibrahimovic: il comunicato
Quest’oggi il Milan ha annunciato a sorpresa, tramite un comunicato, il ritorno in rossonero di Zlatan Ibrahimovic. Sarà Partner Operativo e avrà anche il ruolo di Senior Advisor della Proprietà e di Senior management del Milan. Qui di seguito il comunicato apparso sul sito ufficiale del Milan.
“RedBird Capital Partners (“RedBird”) ha annunciato oggi la nomina di Zlatan Ibrahimović (“Ibra”) come Partner Operativo per il suo portafoglio di investimenti nei settori Sport, Media e Intrattenimento. In questa veste, ricoprirà anche il ruolo di Senior Advisor della Proprietà e del Senior Management di AC Milan“.
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