Mattia Zaccagni, arrivato alla Lazio nei minuti finali dell'ultima sessione di calciomercato, viene da svariati anni all'Hellas Verona, la squadra con cui si è consacrato nel calcio professionistico, quella in cui è cresciuto ed è esploso, attirando su di sé l'attenzione di diversi club importanti della nostra Serie A. Con la squadra biancoceleste può trovare il tanto atteso salto di qualità, assolutamente dovuto sia per la sua età (26 anni compiuti a giugno) che per quanto si è visto nelle ultime stagioni in Serie A proprio con il Verona: un giocatore capace di prendere in mano la squadra e di fare sentire il suo peso nelle partite complesse, come quelle in casa contro il Napoli o in casa dell'Atalanta nella stagione passata, in cui ha siglato due gol utili alla vittoria, oltre alle convincenti prestazioni fornite. Mattia Zaccagni è arrivato alla Lazio come ala, un ruolo che negli anni ha ricoperto bene pur non partendo, talvolta, da quella posizione: infatti l'esterno italiano ha mostrato grande duttilità nel tempo, adeguandosi bene al campo sia come mezzala che come trequartista ed esterno. Ma anche lì dove era "fuori ruolo", in realtà, una sua propensione per la fascia, per rientrare dalla sinistra e soprattutto per il gioco nello stretto la si è sempre visto. Con Maurizio Sarri al comando Zaccagni potrà crescere ancora di più tatticamente ed affermarsi come un giocatore importante soprattutto in chiave futura. La questione Kostic può aver messo poco in luce un giocatore che la luce e gli scenari se li è guadagnati tutti negli ultimi anni. E sicuramente non sarà venuto a Roma con l'intento di non lasciare qualcosa. Intanto si è preso già la numero 20, una maglia a cui i laziali sono molto affezionati in quanto appartenuta, nelle ultime stagioni, all'idolo Caicedo, che ha sposato la causa genoana, ed ha iniziato sul serio anche in allenamento, dove ha già siglato due gol nelle prime due partitelle a cui ha preso parte.

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