Ha già trasformato gli scettici in adepti. È bastato poco tempo per far scattare la Pedro-mania. Arrivato da tre giorni e subito titolare nella trasferta di Empoli, Sarri lo ha confermato anche per la seconda di campionato contro lo Spezia. La qualità è quella del campione assoluto, se ne sono accorti tutti, soprattutto i tifosi che hanno riempito gli spalti dell'Olimpico. Dentro lo stadio risuonano già le note della canzone di Raffaella Carrà. Se continuerà a garantire queste prestazioni, il posto dal primo minuto non glielo toglie nessuno. Kostic non è arrivato, Zaccagni parte da alternativa. Il tecnico non ha mai nascosto la sua stima nei confronti dell'ex Barcellona e Chelsea. È stato proprio nella parentesi londinese di Maurizio che si è consolidato il rapporto tra i due. L'allenatore da sempre apprezza l'umanità e la forte personalità di Pedro. Ha portato classe, esperienza e mentalità vincente, andando a implementare anche la colonia spagnola. Dopo aver fatto vedere sprazzi di talento nelle prime due giornate, ora l'obiettivo è confermarsi contro il Milan, per poi chissà, prendersi una rivincita nel derby. I numeri sono sicuramente dalla sua parte: Pedrito ha 34 anni e ancora tanta voglia di giocare, ma soprattutto di vincere. È arrivato a collezionare 370 gare dal suo debutto nei cinque migliori campionati europei. È a quota 92 gol, va a caccia del centesimo. Il Tempo.

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