La UEFA ha aggiornato il protocollo inerente al Covid-19, noto come Return to Play, diramando quelle che sono le nuove disposizioni: non sarà più obbligatorio effettuare tamponi  test rapidi per le competizioni Uefa, a tutti i calciatori vaccinati o già infettati dal virus. La decisione, è stata presa dal Comitato Esecutivo della Uefa, per poi essere ufficializzata subito dopo con una nota.

Di seguito il comunicato dell'Uefa: "È stato deciso di escludere tutti gli individui completamente vaccinati contro la SARS-Cov-2 e/o che si sono ripresi dal COVID-19 da qualsiasi ulteriore test ai fini dell'ingresso nella zona 1 nelle partite UEFA. Tuttavia, è importante notare che rimane di esclusiva responsabilità della squadra verificare prima di recarsi in qualsiasi luogo di partita in un altro paese se tutti gli individui vaccinati e/o recuperati della squadra sono autorizzati ad entrare nel paese e/o nello stadio in base agli eventuali requisiti imposti dalle autorità nazionali/locali competenti. Questo include il controllo se il tipo di vaccinazione di tutti gli individui di una delegazione di gruppo è accettato dalle autorità del paese che stanno andando a visitare per la partita. Nel caso in cui siano applicabili eventuali requisiti di ingresso aggiuntivi (ad es. test all'arrivo), il team è responsabile del rispetto di tali regole, al fine di poter entrare nel paese interessato e partecipare alla rispettiva partita UEFA. Spetta ai team organizzare e sostenere i costi della raccolta dei campioni e delle prove con un fornitore di servizi di prova accreditato. Se necessario, l'UEFA può, su richiesta, fornire assistenza ai gruppi con l'organizzazione delle prove pertinenti utilizzando il fornitore di servizi diagnostici di laboratorio designato."  
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