Il giorno dopo la minacciata denuncia di Sarri contro l'arbitro Chiffi ("Non ho bestemmiato, mi rivolgo alla giustizia ordinaria"), la Lazio ha inoltrato ricorso alla giustizia sportiva. Il tecnico martedì è stato condannato a due turni di stop, uno per il rosso (scontro con Saelemaekers) e uno per "aver contestato la decisione arbitrale proferendo espressioni blasfeme", si è letto nel disposto del Giudice Sportivo Mastrandrea. L'unica possibilità, forse remota, è provare a ottenere un turno di sconto. Sarri smentisce di aver bestemmiato, ha tre testimoni (tra staff tecnico e dirigenti) che hanno assistito allo sfogo del tecnico contro l'arbitro Chiffi avvenuto nel tunnel che dà accesso agli spogliatoi di San Siro. Le accuse di blasfemia sono state riportate nel referto arbitrale, gli ispettori federali non li hanno riferiti. I legali biancocelesti fanno leva sul fatto che Sarri è stato provocato per tutto il finale di Milan-Lazio da Saelemaekers. L'arbitro, è la contraccusa, ha tenuto conto  solo della rabbia dell'allenatore senza valutare il comportamento irriguardoso del belga. Viene fatto notare inoltre che i due episodi, il rosso più l'alterco successivo con l'arbitro, sono correlati. Sarri, per rivolgersi alla giustizia ordinaria, deve chiedere e ottenere una deroga alla clausola compromissoria. Il ricorso sportivo verrà discusso tra lunedì e martedì. Il tecnico salterà Lazio-Cagliari, al suo posto in panchina ci sarà il vice Giovanni Martusciello. Se otterrà lo sconto guiderà la squadra giovedì in Torino-Lazio, altrimenti tornerà in tempo per il derby del 26. Corriere dello Sport.

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