La Lazio ormai da anni ha abituato i propri tifosi a cali di tensione inaspettati dopo notti magiche. All’alba del ciclo di Inzaghi, la Lazio perse 3-2 in trasferta il derby di ritorno nella semifinale di Coppa Italia, ma eliminò lo stesso i giallorossi: nella partita successiva, il Napoli vinse 3-0. Nel 2017/18 diversi episodi: il ko con Genoa in casa (3-2) e pareggio a Crotone (2-2) alla penultima giornata, che poi indirettamente consegnarono la qualificazione Champions all’Inter. Anche il crollo di Salisburgo avvenne in quei mesi (4-1). Nel 2019, la Lazio sconfisse l’Inter a San Siro tornando in corsa per il 4° posto, ma quattro giorni dopo rovinò tutto cadendo contro la Spal, dove cadde anche all’inizio della stagione successiva dopo un sonoro 3-0 alla Samp e un pareggio in un derby dominato. Lo scorso anno? Sconfitta contro l’Udinese in casa (1-3), dopo la vittoria in Champions con lo Zenit, e contro il Verona in trasferta (1-2). È evidentemente un problema di testa, di fame e ambizione. Contro il Bologna Sarri sperava di vedere una Lazio stile derby, ma così non è stato. Sicuramente ha inciso la mancanza di leader in campo, con Immobile infortunato, Radu sempre in panchina, e Parolo e Lulic che non ci sono più. Lotito pretende un cambio di atteggiamento. Lo riporta La Repubblica.

Rivivi l'ultima puntata stagionale di FootballCrazy, programma condotto da Elisa Di Iorio e dedicato a Pino Wilson. In studio Giancarlo Oddi e James Wilson
Leggo | No Ciro? no party: senza Immobile è un attacco disarmante