Torna la Serie A Tim dopo la sosta delle Nazionali, e la Lazio, dopo la sconfitta del Renato Dall'Ara per 3-0 contro il Bologna di Mihajlovic, si prepara ad affrontare l'Inter dell'ex Simone Inzaghi. Il match dello Stadio Olimpico, è in programma sabato ore 18:00. In occasione della sfida valevole per l'ottava giornata di campionato, il giornalista e opinionista sportivo Fabrizio Biasin è intervenuto in via esclusiva ai microfoni di LazioPress.it.

Sabato c'è Lazio-Inter, sarà una partita in cui i biancocelesti avranno il pallino del gioco e i nerazzurri cercheranno di colpire in contropiede?

"Idealmente sì, però anche Inzaghi è uno che cerca di fare possesso palla e di portare il pallone nella metà campo avversaria e che ama di più fare la fase offensiva rispetto a quella difensiva, per cui non parto con l'idea che sia la Lazio a fare la partita e l'Inter stia in difesa come capitava all'epoca, per esempio, di Spalletti. Secondo me sarà una partita un po' più equilibrata dal punto di vista del possesso palla".

A che punto Sarri e Inzaghi sono nei rispettivi loro percorsi? Quanto manca a entrambi per far vedere tutte le qualità?

"Sono all'inizio. Sono arrivati in due ambienti nuovi per loro, con la loro idea di calcio. Inzaghi forse è un po' più avanti perché sta sfruttando abbastanza bene il lavoro di Antonio Conte. Sarri, che ha un'idea di calcio un po' più complessa rispetto a Inzaghi, ha bisogno di un po' più di tempo per far arrivare le sue idee ai giocatori. Penso però che né in un caso né nell'altro ci si debba allarmare: sono due tecnici capaci che riusciranno a portare la loro idea di calcio nel gruppo".

Immobile dovrebbe recuperare e si troverà di fronte Dzeko, come nei derby degli ultimi anni: la spunterà il gioco in profondità del primo o la fisicità del secondo?

"Io sono un grande estimatore di Immobile anche se a qualcuno non piace in giro per l'Italia. A me piace tantissimo, secondo me è un super attaccante e quindi la mia stima per lui mi fa pensare che possa essere lo spauracchio per la difesa dell'Inter. Dall'altra parte però c'è Dzeko che è in grande, ottima forma e sta facendo meglio del previsto. Anche perché alla sua età non ci si immaginava potesse giocare così spesso e così bene. Per cui penso che non sia tanto un ragionamento sull'uno contro uno, su chi fa meglio tra l'italiano e il bosniaco, quanto chi farà meglio a livello di fase offensiva. E in questo momento secondo me Lautaro Martinez si sposa benissimo con Dzeko. La mia sensazione è che la coppia funzioni molto bene. Però ripeto, a me Immobile piace tantissimo e lo temo parecchio".

Ha perso di più la Lazio vendendo Correa o l'Inter cedendo Lukaku?

"Lukaku è un mega attaccante. Sostituirlo non è semplice, però l'Inter ha messo una bella pezza facendo il due per uno: via Lukaku, prendiamo Dzeko e Correa... l'argentino fino ad ora si è visto poco però è un investimento dell'Inter, quindi i nerazzurri finora non hanno perso dei gol, anzi, paradossalmente li ha aumentati. La Lazio forse sta facendo un po' più fatica. È anche vero però che il Tucu ha fatto bene alla Lazio verso la fine della stagione e all'inizio faticava parecchio. Per cui al momento dico che è la Lazio a soffrire più l'assenza di Correa rispetto all'Inter quella di Lukaku".

Dove arriveranno le due squadre? L'Europa League sarà terreno fertile per Maurizio Sarri, il quale ha già vinto con il Chelsea la competizione?

"Credo che Sarri non la voglia snobbare, quindi nella logica del calendario attuale, e cioè che si gioca sempre, proverà a qualificarsi per la fase a eliminazione diretta e poi da lì proverà ad arrivare fino in fondo. Lui ha già dimostrato di essere uno che sa vincere determinate competizioni. In campionato mi immagino un Inter che combatte per arrivare tra i primi quattro posti, e la Lazio che ci prova. Quest'anno però non sarà semplice perché la competizione è ad altissimo livello per le prime quattro posizioni".

Un commento su Immobile con l'Italia, visto che nelle ultime partite della Nazionale i suoi sostituti non hanno di certo brillato...

"Ho sempre difeso Immobile perché questa leggenda metropolitana secondo cui l'attaccante della Lazio non va bene in Nazionale è senza senso. Secondo me Immobile va, proprio perché è fortissimo a mio avviso, e del resto stiamo parlando di un giocatore he segna un gol a partita da quattro anni, bisogna trovare il modo di agevolarlo con l'Italia. Bisogna trovare il modo di farlo rendere come rendere nella Lazio, magari verticalizzando un po' di più e chiedendogli meno lavoro spalle alla porta. Per me è il titolare del'Italia, lo sarà anche al Mondiale e io sono felice che sia così".

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CdS | Immobile corre, è pronto per l'Inter