Non sono molti gli allenatori ad avere un bilancio positivo contro Sarri. Solo Guardiola, Rudi Garcia, Mancini e Gattuso, in serie A solo Allegri e Spalletti. Tutti gli altri perdono più spesso di quanto vincano, tra cui Inzaghi. Nei loro sette incroci, Sarri ha vinto 4 volte contro 2 di Inzaghi e sono stati segnati 26 gol. All’inizio Inzaghi subiva l’iniziativa e perdeva spesso, anche in modo schiacciante, nonostante nel suo staff ci fossero due assistenti di formazione sarriana: Farris, giocatore di Sarri ai tempi della Sangiovannese, e Cecchi, che allenava la Primavera dell’Empoli quando il Comandante guidava la prima squadra. Nei confronti tra Napoli e Lazio, tra il 2016 e il 2018, la supremazia fu netta: il Napoli arrivava secondo, la Lazio quinta; dopo un primo 1-1 al San Paolo, ci furono tre vittorie tonde per Sarri (3-0, 4-1 e 4-1). Era il Napoli migliore, la Lazio subiva le trame e i tagli alle spalle, il possesso palla e i risultati inequivocabili. DI colpo, però, le cose si sono ribaltate. Sarri è andato alla Juventus e nulla può contro la migliore Lazio di Inzaghi, quella imbattibile dell’inverno 2019-2020. Arrivarono due vittorie in 15 giorni, due 3-1, uno in campionato e uno che è valso la Supercoppa Italiana a Riad. Inzaghi riuscì ad allungare la Juve grazie alla costruzione dal basso, strategia che potrebbe tornare utile proprio sabato all’Olimpico. Il mister dell’Inter per la prima volta avrà un organico superiore a quello gestito da Sarri, per la prima volta per gli scommettitori sarà più forte lui. Sarà un surreale gioco di specchi, Inzaghi si tufferà nel suo passato e gli sembrerà strano giocare contro i suoi giocatori-amici. Lo riporta Il Messaggero.

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