Primo giorno di ritiro e di confronti per la Lazio a Formello. Il day after la disfatta a Verona, il tecnico Sarri si è nuovamente confrontato con la squadra poi tutti in campo sotto gli occhi del diesse Igli tare. Nella partitella andata in scena a fine allenamento i giocatori non si sono risparmiati, segno che lo spirito è quello giusto: Lazzari è stato vittima di un pestone di André Anderson, mentre Romero ha lasciato la seduta con la borsa del ghiaccio sulla tibia dopo essere stato toccato duro da Luiz Felipe. Un segale importante in vista della gara di domani allo stadio Olimpico contro la Fiorentina, prima gara di un mini ciclo che sarà decisivo per le ambizioni della Lazio ma anche per il patron Lotito che alla riapertura del mercato a gennaio medita qualche cambiamento.

Sarri resta un intoccabile mentre sono diversi i calciatori che dovranno dimostrare di essere da Lazio. Su tutti Luis Alberto che, dopo i capricci estivi (non aveva risposto alla convocazione della Lazio) non è più intoccabile e quel like al tweet al veleno contro Sarri (Wow, tu pensa che c......e Simone Inzaghi che li ha fatti giocare e vincere per cinque anni. I giocatori forti devono giocare sempre se no non sei un grande allenatore, caro Sarri). Se possibile ha reso il rapporto con il tecnico ancora più complicato. Lo spagnolo anche a Verona è partito dalla panchina e la prestazione triste e senza trasporto emotivo rispecchia il momento negativo che sta vivendo. Dentro o fuori, entro gennaio se la situazione non verrà chiarita Luis Alberto finirà sul mercato. Ma è presto per guardare così avanti: da qui alla prossima sosta la Lazio avrà tre gare in campionato (Fiorentina, Atalanta e Salernitana) e una in Europa League (Marsiglia) che indirizzeranno la stagione, da invertire il ruolino fuori casa: fino ad oggi tra campionato e Coppe in sei gare ben 4 sconfitte ed una sola vittoria. Leggo\Enrico Sarzanini

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Il Tempo | Lazio, ritiro pericoloso ma lo spartito va corretto