George Best diceva: “Non devi andare là fuori solo per battere l’avversario. Devi impressionarlo a tal punto che non vorrà mai più rivederti”. È con questo spirito che l’Italia deve scendere stasera a Belfast. Si vince con l’approccio iniziale, che forse venerdì è stato imperfetto. Nella notte più importante dell’anno, o voliamo subito in Qatar o ci consegniamo all’imprevedibilità dei playoff di marzo, con i rischi che sappiamo. È stata una vigilia strana, poco manciniana: il tecnico ha avvertito la pressione, come mai nel triennio. Il Mancio si era guadagnato l’accesso all’Europeo serenamente e l’ha dominato altrettanto serenamente, ora abbiamo di nuovo le spalle al muro. Ieri in conferenza stampa, il c.t. ha ripetuto: “E’ l’ultima partita” e ricordato di “avere comunque a disposizione l’esame di riparazione ai playoff”. Mancini non ha svelato le scelte offensive, ma ha lasciato intuire un tridente leggero, con un vero 9 (Scamacca) a partita in corso. Il c.t. nordirlandese, Baraclough, non si è nascosto: “Sfidare i migliori è una cosa grandiosa che non capita tutti i giorni. Vogliamo batterli, non abbiamo paura”. La difesa dell’Irlanda del Nord è tosta, ma l’Italia ha segnato 102 gol in 45 partite, con una media realizzativa seconda solo all’Italia di Pozzo. Mancano gli uomini più esperti in campo internazionale, Chiellini e Verratti, ma saranno preziose la fame orgogliosa di Berardi e la furia giovane di Tonali. Dovrà essere anche la notte di Chiesa e Insigne. Lo riporta la Gazzetta dello Sport.

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Irlanda del Nord-Italia, le probabili formazioni