La Lazio, dopo la vittoria contro il Genoa, espugna il Penzo di Venezia regalandosi un Natale sereno ed un finale di girone d'andata con il botto. Gli ultimi due successi consecutivi, frutto di grandi prestazioni collettive sia sotto il profilo tecnico che caratteriale, segnano un primo check point della nuova Lazio targata Maurizio Sarri con le tante novità importate dal tecnico toscano ai biancocelesti, dal passaggio al 4-3-3 ad un'inedita mentalità offensiva, ancora in fase di apprendimento. Le prime venticinque uscite (tra campionato ed Europa League) sono ormai in archivio, dunque, e per i capitolini è tempo di passare in rassegna la prima parte di stagione, tra numeri e record individuali capaci di tramutare semplici calciatori in leggende biancocelesti.

Spazio ai numeri

Un girone di Europa League chiuso al secondo posto con un solo passo falso all’esordio sul campo del Galatasaray e 31 punti conquistati in campionato, distribuiti secondo 9 vittorie, 4 pareggi e 6 sconfitte. Questo il bilancio attuale della Lazio che, pur chiudendo il girone d’andata in Serie A in ottava posizione e con tre punti in meno dello scorso anno, può comunque vantare numeri interessanti che testimoniano come il sentiero intrapreso sia quello giusto. Così, se i gol subiti in campionato (34) sono ancora troppi con solamente due clean sheet ottenuti (4 invece quelli raggiunti in Europa League), a destare particolare ottimismo sono i dati relativi alla fase offensiva: i capitolini vantano il terzo miglior attacco della Serie A con 39 reti, sette in più della passata stagione, davanti ad Atalanta, Juventus e Napoli e dietro solamente alle due milanesi. Un’ ulteriore nota positiva, inoltre, riguarda il rendimento in Serie A dei capitolini tra le gara disputate all’Olimpico e quelle in trasferta. Se, infatti, la media punti tra le gare in casa (2,22) e quelle esterne (1,11) è molto divergente con i biancocelesti che nella speciale classifica dei match casalinghi si posizionano in seconda posizione, mentre nell’altra sono solo dodicesimi, va evidenziato come nelle ultime tre trasferte siano arrivate ben due vittorie ed un solo k.o. contro il Sassuolo. Inoltre, nell’analisi statistica del girone d’andata, è fondamentale citare altri due dati che confermano come Maurizio Sarri stia plasmando giorno dopo giorno la nuova Lazio: i biancocelesti che in Serie A primeggiano sia per quanto riguarda il possesso palla medio (29’ 32’’) che per ciò che concerne la distanza media percorsa (112,823 km).

Record a tinte biancocelesti

La rivoluzione nel segno della continuità. Questa la sintesi della prima parte della stagione della Lazio in cui a risaltare, oltre all’arrivo del Comandante, sono certamente due record storici. Il primo, in ordine di tempo ma non solo, è ovviamente quello firmato da Ciro Immobile che, grazie alla rete contro l’Atalanta seguita poi da quelle contro Marsiglia (in Europa League) e Salernitana è diventato il miglior marcatore della storia biancoceleste con 166 centri totali in 240 presenze. Dal miglior bomber di sempre, al centrocampista più prolifico della storia biancoceleste, Sergej Milinkovic-Savic. Il serbo, grazie al gol che ha aperto la sfida con la Sampdoria, è infatti salito a 52 marcature con l’aquila sul petto, scavalcando Pavel Nedved e conquistando la vetta di questa speciale classifica. Gol, esultanze, ma anche tante prestazioni di sostanza per il numero 21 che nell’ultima uscita contro il Venezia è risultato essere il migliore in campo per distanza percorsa (11,737 km), passaggi effettuati dalla trequarti (14) e recuperi messi a segno (8).

Rivivi l'ultima puntata stagionale di FootballCrazy, programma condotto da Elisa Di Iorio e dedicato a Pino Wilson. In studio Giancarlo Oddi e James Wilson
DAZN, tre biancocelesti nella Top 11 della diciannovesima giornata - FOTO