Mattia Zaccagni è uno dei giocatori che ha sorpreso di più nelle ultime giornate. Partito in sordina a causa di infortuni e prestazioni sottotono, piano piano si sta ritagliando il suo spazio e ormai, complice anche l'assenza di Immobile e lo spostamento di Felipe Anderson al centro, Sarri non può più farne a meno. Il neo acquisto ha rilasciato un'intervista a Lazio Style Magazine, la rivista ufficiale biancoceleste. Ecco le sue parole:

Passione per il calcio? Mio padre! Fin da piccolo guardavo partite di qualsiasi campionato esistente, mi ha trasmesso questa passione: ha giocato anche lui ed il calcio è una cosa che ci lega tanto! Che lavoro facevano i miei? Abbiamo ancora adesso un hotel a Bellaria, che gestisce tutta la mia famiglia. Quando sono andato via di casa avevo 18 anni, fu dura ma anche un’esperienza formativa importante. Il poster che avevo in casa? Alessandro Del Piero, è sempre stato il mio idolo.

La mia carriera? Ho sempre dato tutto me stesso nel calcio, sapevo che prima o poi sarebbero arrivate soddisfazioni! Con impegno, dedizione e un po’ di fortuna si può arrivare in alto. Primo stipendio? Se non ricordo male, mi comprai l’iPhone nuovo. La maglia di un avversario? Due anni fa, in un Verona-Juventus, riuscii a prendere la maglia di Cristiano Ronaldo che mi sono fatto anche firmare. La partita perfetta? Per fortuna, ce ne sono tante che ricordo bene. Una di queste è la finale di Playoff Verona-Cittadella, dove segnai ed in rimonta conquistammo la promozione in Serie A. Il compagno di squadra più forte con cui ho giocato? Penso di averlo conosciuto proprio quest’anno, Pedro!

Diventare un giocatore di Serie A è difficilissimo, oltre il talento e le qualità devi avere anche tanta fortuna, quindi sono orgoglioso del percorso fatto e devo anche ringraziare tutte le persone che mi hanno permesso di fare tutto questo. Cosa direi ad un bambino che vuole giocare? SempliceDi divertirsi, metterci sempre impegno in tutto quello che fa e sognare!”

Rivivi l'ultima puntata stagionale di FootballCrazy, programma condotto da Elisa Di Iorio e dedicato a Pino Wilson. In studio Giancarlo Oddi e James Wilson
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