Da giovanissimo i primi passi nell'Anzio, poi il trasferimento al Savio (che tuttora ne detiene il cartellino), la breve parentesi con la Lazio e l'approdo al Latina. La classe è 2005, ma il curriculum di Simone Cantoni è di tutto rispetto, e fa ben sperare per il futuro. Un futuro dal sapore di passato, perché il sogno di Simone è quello di diventare il numero 10 della sua amata Lazio, squadra con cui ha già giocato, e che tifa sin da bambino. Il giovane calciatore è intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni, raccontandoci la sua breve carriera, e affidandoci soprattutto i propri sogni e obiettivi.

"Alla Lazio mi sono trovato benissimo ma purtroppo non ho trovato molto spazio"
"Da piccolo ho sempre giocato nell'Anzio: è una società alla quale devo molto" spiega Cantoni. "Mi ha cresciuto sia caratterialmente che come giocatore. Poi è arrivata la chiamata del Savio, sono andato a fare un provino e mi sono sentito subito a casa, tanto da optare per un salto di qualità e di categoria. La scorsa estate, dopo due anni al Savio, è arrivata la Lazio. Ero felicissimo perché sono tifosissimo dei biancocelesti da quando sono nato: una fede trasmessa da mio padre. Lì mi sono trovato benissimo: c'è un'organizzazione perfetta e ho visto cose mai viste prima. Purtroppo non ho trovato molto spazio e sono molto dispiaciuto per questo".
"Il mio sogno è diventare il numero 10 della Lazio"
Da gennaio, invece, si è accasato al Latina, e anche se ha solo un allenamento alle spalle, la sua volontà è quella di mettere in mostra le sue giocate da trequartista, e fare male alle difese avversarie. "Sono un trequartista con doti tecniche" ci spiega. "Mi piace saltare l'uomo e sfornare assist per i miei compagni. Mi ispiro molto a Messi e Ronaldinho: sono i miei miti da sempre. Il prossimo obiettivo è giocare in una squadra di Serie A. Se potessi scegliere direi la Lazio. Il mio sogno da quando sono piccolo è quello di diventare il numero 10 dei biancocelesti". Un sogno, per definizione, non è mai banale. E anche se la strada è ancora lunga e il traguardo molto lontano, noi gli auguriamo di realizzarlo.
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