La Lazio passa a Firenze, cala un tris pesante in uno scontro diretto, aggancia la Roma al sesto posto e allontana le ombre della contestazione post chiusura del mercato. Milinkovic, Immobile e un’autorete di Biraghi regalano a Sarri una serata di gioia e la terza partita di seguito senza incassare gol (quattro compresa la Coppa Italia) a sottolineare una buona tenuta difensiva finalmente trovata. Italiano schiera subito Cabral al centro dell’attacco dopo il doloroso divorzio con Vlahovic, occasione per Callejon finito ai margini ultimamente. Sarri sceglie Lazzari sulla destra, Leiva in regia e Luis Alberto a centrocampo per la formula più offensiva possibile della sua creatura. Recupera Pedro in attacco vicino a Immobile e Zaccagni, in difesa c’è Patric confermato al centro della difesa con l’assenza dell’infortunato Acerbi. Moduli speculari, fischia Orsato con lo stadio pieno a metà e mille tifosi biancocelesti a urlare per farsi sentire dai dirimpettai viola. Il primo squillo dei padroni di casa con il colpo di testa di Cabral respinto da Strakosha, poi Bonaventura sfiora il vantaggio. Venti minuti in cui la Lazio ha difficoltà ad uscire ma accetta il palleggio con gli avversari che la pressano altissimi. E, col passare del tempo, cresce, con Luis Alberto capace di far ripartire la squadra. Pedro e Immobile trovano un grande Terracciano a bloccare le conclusioni biancocelesti, Zaccagni spara alle stelle da ottima posizione.

Si va al riposo con i rimpianti di Sarri per non aver saputo sfruttare gli spazi lasciati dalla difesa di casa. Ripresa con solo una squadra in campo: la Lazio. Apre Milinkovic (ottavo gol in campionato) grazie all’assist al bacio di Zaccagni, la partita si stappa dopo soli sette minuti. Italiano corre ai ripari, dentro Castrovilli e Gonzalez, Sarri risponde togliendo Pedro e Leiva (ammoniti), spazio a Cataldi e Felipe Anderson. La Lazio riparte bene, una sinfonia, Orsato prima concede un rigore inesistente alla Viola revocato giustamente dal Var Chiffi, Immobile trova il raddoppio (18 reti in campionato) e poi cala il tris in contropiede sempre con Ciro che provoca l’autorete di Biraghi. Entrano Hysaj e Basic con Luis Alberto sfinito e mezzo infortunato, Torreira protesta e si prende un inutile cartellino rosso, c’è tempo solo per la festa dei mille laziali e la rabbia per la Fiorentina che paga la cessione di Vlahovic.

Ora comincia il tour de force: mercoledì gli ottavi di Coppa Italia a San Siro contro il Milan, poi sabato il Bologna all’Olimpico in anticipo per lasciare lo stadio al Sei Nazioni del rugby. Nelle due settimane successive sempre tre impegni perchè torna il playoff di Europa League contro il Porto: un calendario fitto di di appuntamenti ravvicinati con 14 gare di campionato da giocare (nove in casa e solo cinque trasferte) e la voglia di salire ancora. Il Tempo/Luigi Salomone

Rivivi l'ultima puntata stagionale di FootballCrazy, programma condotto da Elisa Di Iorio e dedicato a Pino Wilson. In studio Giancarlo Oddi e James Wilson
TMW | Nel momento peggiore, la migliore Lazio della stagione: sì, la squadra crede in Sarri