Stefano Fiore, ex centrocampista della Lazio, è intervenuto ai microfoni del Corriere dello Sport per parlare di Mattia Zaccagni, rivelando che gli piaceva anche quando stava al Verona e che non è sorpreso dal suo rendimento. Fiore può essere considerato un precursore di Zaccagni, avendo giocato nel suo stesso ruolo, ma l'ex centrocampista vede Mattia più duttile, un giocatore che esprime il meglio se punta la porta in velocità ed eccelle nella tecnica in conduzione, qualità ricercatissima al giorno d'oggi. Sa fare molte cose perché in carriera ha occupato più ruoli ed è un vantaggio; come dice Delio Rossi, potrebbe giocare anche mezzala perché ha gamba e senso del gioco. Secondo Fiore, Mancini dovrebbe tenerlo in considerazione per la Nazionale, insieme a Berardi e Politano. Riconosce, inoltre, il grande lavoro di Sarri: "Fa bene a stimolarlo, nelle sue corde ci sono almeno 7-8 gol a campionato, deve attaccare la porta, seguendo l'azione sul palo opposto. In area devi entrare pensando che la palla arrivi oppure sfruttando il fattore sorpresa. Somiglia più a Candreva o Mauri? Mauri, come me, era un centrocampista prestato alla fascia. Candreva e Zaccagni hanno più passo."

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