Domani sera alle 20:45 andrà in scena all'Unipol Domus Cagliari-Lazio, sfida non scontata considerando il percorso di crescita che sta affrontando la squadra di Sarri, ma anche l'ottimo momento che sta vivendo la squadra Sarda, la quale deve raggiungere la salvezza a tutti i costi. Sono 9 i punti conquistati nelle ultime 5 partite, fattore che li ha portati fuori dalla zona retrocessione. Per parlare di questa sfida è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Laziopress.it l'ex Cagliari Jeda.

  Che partita dobbiamo aspettarci da Cagliari-Lazio? 

Sicuramente sarà una partita difficile per la Lazio, in quanto si trova davanti un Cagliari rigenerato. In questo momento è una squadra di cui mi piace lo spirito. E credo che Mazzarri abbia capito il gruppo che ha in mano e cosa possono dargli i giocatori che ha. Per fare un campionato importante, secondo me, è giusto avere in mente l'obiettivo di salvarsi. Prima secondo me qualcosa di diverso nelle sue prospettive c'era, invece è giusto puntare su dei giovani motivati che possano fare un determinato percorso. Detto questo, secondo me sarà una partita aperta e direi anche equilibrata.

Cosa ha dato Mazzarri al Cagliari ora rispetto a quando è arrivato?

Secondo me ha utilizzato e motivato dei giocatori caduti nel dimenticatoio. Mi viene in mente Gaston Pereiro, un giocatore forte. Così come Deiola che si è mostrato utile. I giovani, motivati bene, possono essere importanti. E secondo me dare un'opportunità e aver motivato questi giocatori ha portato a questi miglioramenti, ha pagato. Si vede una squadra in salute, ma lo sblocco mentale ha fatto la differenza, la squadra gioca con grande entusiasmo. Non è che prima giocava male, però dava l'impressione di essere una squadra impaurita della situazione.

Quindi il Cagliari si salverà secondo te?

Innanzitutto me lo auguro, perché nelle ultime partite ha dimostrato di essere una squadra che può tranquillamente salvarsi. Secondo me se la può giocare fino alla fine, adesso è fuori dalla zona retrocessione, ma non bisogna essere lì vicino e non bisogna abbassare la guardia. Ma secondo me questo Cagliari delle ultime partite potrebbe farcela.

La Lazio con Sarri ha intrapreso la strada giusta? 

E' una squadra discontinua, a volte ci fa vedere un calcio anche più dello del Sarrismo, perché ci sono giocatori con una tecnica, dal centrocampo in poi, veramente importante. Tuttavia sembra una squadra per niente concentrata, soprattutto con quella che è l'idea di Sarri di difendersi. Però quando attacca e ha la palla tra i piedi da sempre la sensazione di poter fare male, però allo stesso tempo c'è il tallone d'Achille che è la difesa. Ma da metà campo in su mi piace molto come giocano.

A cosa possono ambire i biancocelesti in questa stagione? 

Ci sono ancora partite da giocare e per quello che, a sprazzi, ha mostrato penso che all'Europa possa ambire. La Champions ha un affollamento per squadre che sono più equilibrate per quella sfida. La Lazio, anche contro il Napoli, ha fatto vedere ottime cosa a livello tecnico, però abbiamo visto che quando è così subisce gol facilmente e una grande squadra come la Lazio non può, anche se ha trovato davanti due reti di pregevole fattura. Però devi fare in modo da non trovarti in quella situazione, se si vuole fare il salto di qualità. 

Quell'1-4 del Cagliari all'Olimpico con doppietta tua è il tuo ricordo più bello? 

Molto bello quel ricordo, giocare all'Olimpico e fare doppietta. Era andato tutto bene non solo per me, ma anche per la squadra. Ce la siamo giocata a viso aperto e c'è stato spettacolo, oltre che per i tifosi sugli spalti, e a proposito mi auguro che si torni presto alla normalità, però c'è stato davvero uno spettacolo bello. Uno dei ricordi più belli della mia carriera e dei trascorsi in Serie A. 

 
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