Nella trasferta della Lazio contro il Cagliari una nota lieta è sicuramente quella del Leone Francesco Acerbi, il quale si è ripreso la titolarità e la difesa in mano proponendo una prestazione di alto livello e rendendo nulle le avanzate dei sardi. Un ritorno in grande stile, una risposta sul campo, una prova forte e di personalità. Ma il popolo laziale, a tutto ciò, è abituato.

Arrivato nel 2018 per prendere il posto di De Vrij, il quale aveva già un accordo con l'Inter, ci ha messo poche, pochissime partite per conquistare il cuore dei tifosi e a far capire cosa la Lazio ci aveva, in realtà, guadagnato. Sempre in controllo della situazione, il Leone ha mostrato subito un animo laziale, capace di lottare e soffrire con la squadra, ma sempre mettendoci il cuore e l'impegno. Colonna portante di quella squadra che ha fatto sognare lo scudetto e pedina fissa dello scacchiere di Inzaghi. Si è infatti confermato, nel tempo, come uno dei giocatori più presenti in campo. Le importanti vittorie in Coppa Italia e Supercoppa lo hanno visto come uno dei protagonisti.

In questa stagione alcune difficoltà collettive, di reparto e non, hanno avuto un impatto non buono sulla squadra intera, lui compreso. Ciò ha portato anche a delle critiche che non si sono placate col tempo. Una storia con cui, però, diversi giocatori nelle passate stagioni hanno avuto a che fare. Ma in un momento non facile l'importante è rispondere con i fatti, e un ritorno del genere contro un Cagliari che vive un ottimo momento dopo più di un mese di assenza dal campo causa infortunio è il modo migliore di riprendere parte del progetto Lazio. Ora 10 finali aspettano i biancocelesti, e Acerbi vorrà rispondere presente.

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