E adesso sul banco degli imputati sale anche lui. Nonostante rivendichi la crescita della squadra, dati alla mano, Sarri per l'ennesima volta in stagione non riesce a battere un club che lo precede in classifica. Con il Milan sconfitta all'andata e al ritorno (oltre a quella in Coppa Italia), stesso discorso con il Napoli, manca ancora il secondo round con la Juve. Leggermente meglio con Inter e Roma: vittoria prima e pesante ko poi. Anche una fetta importante dei tifosi sembra pronta a voltargli le spalle: dopo otto mesi dall'arrivo nella Capitale, la sua impronta non è ancora riconoscibile. Colpa dei limiti della rosa? Senza dubbio. Colpa dei mancati rinforzi nel mercato invernale? Basti leggere il minutaggio di Cabral e Kamenovic. Eppure la sua Lazio è ancora troppo indietro nel percorso di crescita. Il paragone con la scorsa stagione resta impietoso. Sono nove i punti in meno rispetto nel confronto tra Sarri e Inzaghi. E per quanto riguarda il futuro, neanche Lotito si è sbilanciato. «È un uomo di grandi qualità e lavora 24 ore su 24 per il campo. Questo non si discute», ha dichiarato ai cronisti che lo hanno intercettato ieri per le vie del centro di Roma. Ma sul giudizio della stagione non si è sbilanciato: «I conti si fanno alla fine come tutte le cose. Non è certo nemmeno Sarri? E chi lo ha mai detto che non è certo. La contentezza si esplicita quando si raggiunge un traguardo, adesso è ancora prematuro, fermo restando che io ho una grande considerazione nei suoi confronti».

Parole che vanno in grande contrasto rispetto a quelle proferite durante la cena di Natale, in cui aveva dato mandato ai suoi uomini di rinnovare il contratto del tecnico. Il patron è poi tornato poi sulla polemica che ha coinvolto i tifosi: «Se la cantano e se la suonano da soli, prendono a pretesto qualunque cosa come i 40 euro per il biglietto. Stesso prezzo per Inter e Juventus, quindi non capisco quale sia il problema. La battuta "tanto non vengono lo stesso"? Non si devono arrabbiare. La mia era una constatazione di fatto» Lotito ha messo la parola fine anche sulla risata di Acerbi: «Si è chiarito che se uno è sotto pressione ha reazioni isteriche di carattere nervose». Intanto in vista del match di sabato sera contro lo Spezia, Sarri continua a gestire le forze. L'unico assente resta Pedro, fuori ormai dalla sfida con la Roma dello scorso 20 marzo. Il Tempo/Daniele Rocca

Rivivi l'ultima puntata stagionale di FootballCrazy, programma condotto da Elisa Di Iorio e dedicato a Pino Wilson. In studio Giancarlo Oddi e James Wilson
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