Dieci gol e dieci assist (per la Lega), anche se lui ne conta uno in più. “Per me sono 11”, ha commentato sabato sera dopo la rocambolesca vittoria al Picco di La Spezia Milinkovic, vero leader tecnico e morale della Lazio di Sarri. Che fa disperare i tifosi per le clamorose ingenuità difensive, ma li fa gioire e divertire per la produzione offensiva: solo l’Inter ha segnato più della Lazio in campionato (74 a 70 reti). Per quanto Immobile con i suoi 27 centri in A (e 3 assist) sia determinante, è Milinkovic l’uomo che suona la carica. Contro lo Spezia un rigore guadagnato, poi trasformato da Ciro, e il gol del momentaneo 3-3: potenza, classe, sana arroganza, insomma tutto. L’altro giocatore del campionato ad aver fatto la ‘doppia doppia’ è Berardi, che però ha calciato 6 rigori.

L’assist incriminato Il dilemma sull’assist in meno che appare nella classifica della Lega risale al 5 marzo scorso, alla trasferta di Cagliari, vinta 3-0 dalla Lazio. Quella sera Milinkovic, poco più avanti della linea laterale, serve Felipe Anderson con un bel filtrante: il brasiliano poi riceve fuori area, salta 3 avversari e fredda Cragno da posizione ravvicinata per il 3-0 finale. La Lega, in virtù dello slalom gigante di Felipe Anderson, non considera il passaggio di Milinkovic come assist, mentre il Sergente e altri portali specializzati (come Trasfermarket) sì. Con questa mancata assegnazione ufficiale, il Sergente biancoceleste è 2° nella classifica degli assist del campionato insieme a Calhanoglu, a 2 lunghezze da Berardi in vetta.

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