Maurizio Sarri torna – per la prima volta – sul luogo dello scudetto “non festeggiato”, come dice lui. Il Comandante ritrova la Juve, stasera allo Stadium: le regalò il titolo 2020, ma l’ambiente bianconero – dallo spogliatoio alla tifoseria - non lo ha mai amato. Cosa reciproca. I suoi metodi furono contestati dai senatori del gruppo, a partire da Bonucci e Chiellini. Per quest’ultimo è l’ultima partita in bianconero allo Stadium, non gli dispiacerebbe salutare con un dispetto all’allenatore della Lazio. A sua volta, Sarri ha bisogno di un punto - se la Roma non batterà il Toro venerdì - per centrare matematicamente l’Europa League, obiettivo dei biancocelesti. Ha dovuto preparare la partita, il tecnico toscano, senza Immobile. Il capitano-goleador non ci sarà ed è in dubbio anche per l’ultima di campionato. Nelle ultime ore l’ipotesi più gettonata è un tridente con Pedro, al rientro dopo lo stiramento al polpaccio, Felipe Andersonfalso 9” e Zaccagni. Ma Cabral resta in corsa per il posto di Ciro. In ogni caso, Sarri punta forte su Milinkovic, oggetto del desiderio bianconero. Oggi a Torino ci sarà anche il presidente Lotito: probabile che con il collega Agnelli parli proprio del gigante serbo, un incontro è in programma. La Juve si muove anche su Pogba, Allegri ha chiesto uno dei due: più facile per i bianconeri arrivare al francese, in scadenza con lo United e quindi a costo zero. La certezza è che stasera Milinkovic vuole giocare una grande partita: il suo obiettivo è trascinare la squadra in Europa, per la Lazio sarebbe la stessa volta di seguito. Con Cragnotti arrivò a 12 (dal ‘93 al 2004, 13 se si considera l’Intertoto del 2005), ma erano altri tempi. La Repubblica/Giulio Cardone

Rivivi l'ultima puntata stagionale di FootballCrazy, programma condotto da Elisa Di Iorio e dedicato a Pino Wilson. In studio Giancarlo Oddi e James Wilson
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