Ieri sera è andata in scena Italia-Argentina, la finalissima tra chi ha vinto l'Europeo e chi ha vinto la Copa America. Una gara che, come non mai, ha fatto capire quanto la Nazionale di Mancini sia da ricostruire. Poca concretezza, molta confusione e, soprattutto, una fase offensiva che ha messo in mostra molto poco. E' inevitabile che, nonostante le dichiarazioni di Mancini sul fatto che l'Italia sarà pronta in caso di ripescaggio, si debba ora pensare a come poter sanare la situazione.

A proposito proprio della fase offensiva, ieri in attacco mancava l'attaccante titolare: Ciro Immobile sta infatti ancora cercando di recuperare dall'infortunio alla caviglia subito contro la Sampdoria. L'obiettivo è quello di riaverlo per Auronzo di Cadore in occasione del consueto ritiro estivo. Eppure le cose lì davanti non sono ugualmente funzionate. Anzi, gli spazi che si aprivano grazie ai movimenti dell'attaccante biancoceleste hanno favorito proprio la vittoria dell'Europeo che, ricordiamo, Immobile ha giocato da titolare.

Eppure il 4 volte capocannoniere di Serie A e vincitore di una scarpa d'oro è stato sempre criticato tanto dopo una sconfitta quanto anche, insensatamente, dopo una vittoria. Le sue lacrime a fine gara dopo la finale vinta a Wembley contro l'Inghilterra sono la perfetta immagine di quanto Ciro abbia "sofferto" queste inutili accuse. Ma le prestazioni dell'Italia senza Ciro Immobile non sono da meno, anzi... Si parla spesso di un sostituto, quando "sostituire uno come Ciro è molto difficile", parola di Sarri. Naturalmente sono dichiarazioni rilegate al mondo Lazio, ma che valgono anche per la Nazionale. Sul futuro di Ciro legato alla nazionale ancora non si sa nulla: quello che è certo è che, nel caso in cui dovesse rimanere, Immobile deve inevitabilmente essere uno dei punti da cui ripartire.

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