Luis Alberto presenta con Milinkovic la nuova maglia (la terza, bianca con le maniche blu, molto apprezzata dai tifosi) e Ilic si avvicina. “Com’è possibile?”, ci si chiede. Legittimo l’interrogativo, visto che nell’ultimo mese la strategia di mercato che trapelava da Formello vedeva nel 21enne croato del Verona il sostituto del numero 10 biancoceleste, sempre tentato dal ritorno a casa, a Siviglia. Negli ultimi tempi, però, la Lazio ha cambiato piani e non sarebbe folle ipotizzare, il 14 agosto all’Olimpico contro il Bologna, sia Luis Alberto che Ilic nella distinta ufficiale della partita. Anzi, è lo scenario più credibile perché i due non sono doppioni: l’acquisto del giovane centrocampista classe 2001 può essere utile ad alzare la competizione e motivare ulteriormente il Toque, che non sarebbe più sicuro della maglia da titolare. È Sarri il principale sponsor di Ilic, già bloccato da Lotito, che vuole finanziare l’acquisto del centrocampista serbo con la cessione di Muriqi. Ecco perché i biancocelesti stanno aspettando la decisione del Brugge, che aveva chiuso l’affare a 11,5 milioni (più o meno la cifra necessaria per Ilic, valutato 12-13 milioni) salvo poi ripensarci dopo i test atletici.

Oltre al kosovaro, la Lazio deve poi fare cassa con i diversi esuberi che sono a Formello, su tutti Escalante e Durmisi, per completare così la campagna acquisti. «La Sampdoria? Vediamo, abbiamo parlato ma non ci sono novità per ora», ha detto ieri Escalante. Sei acquisti, finora, e altri tre giocatori bloccati da Lotito: oltre a Ilic, gli altri sono il portiere Provedel dello Spezia e un terzino sinistro. Il difensore mancino scelto è un profilo di assoluto livello, ma il nome è ancora top secret. Una cosa però è certa: arriverà solo in caso di addio di Hysaj, altrimenti Sarri rimarrà così, con Radu a completare il reparto terzini. Per il 35enne romeno sarà l’ultima stagione con gli scarpini ai piedi, come da lui confermato a Lazio Style Channel: «In questo momento vi dico che al 99% l’anno prossimo smetterò. Cosa farò dopo? Ancora non sto pensando a niente, voglio divertirmi quest’anno e conquistare qualcosa. Poi penserò al futuro». Radu ha ricevuto l’ovazione dei laziali presenti ieri sera alla presentazione della squadra, che ha sfilato in una passerella organizzata sul campo Zandegiacomo. Lì, qualche ore prima, durante l’allenamento della mattina, Sarri era stato protagonista di un breve diverbio con una decina di tifosi che contestavano Acerbi a ogni tocco di palla. Stufo della situazione e del disturbo, il tecnico ha così interrotto la seduta e si è diretto sotto le tribune, come aveva fatto l’anno scorso per difendere Muriqi. «Noi siamo qui per lavorare», ha detto Sarri, per poi riprendere le esercitazioni. Acerbi rimane in uscita, lui stesso vuole andare via: si è riaperta la pista Inter, sconfitto dalla Juve nella corsa a Bremer. Dal campo: ieri pomeriggio si è fermato Casale per un problema al ginocchio dopo un contrasto. Per gli abbonamenti si va verso quota 11 mila. La Repubblica\Giulio Cardone & Riccardo Caponetti

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