L’impennata negli abbonamenti nei primi due giorni di vendita libera è una botta di adrenalina per la Lazio che ieri, dopo due settimane abbondanti, è rientrata da Auronzo di Cadore. Tanto entusiasmo (16mila tessere), «una rinfrescata nello spogliatoio» (così Ciro Immobile ha definito i sei acquisti) e un altro grande vantaggio, per Sarri e per i giocatori: l’allenatore ha potuto lavorare con una squadra quasi al completo e che le sue idee ora le conosce, dopo un’inevitabile fase di smarrimento un anno fa dovuta al cambio radicale nel modo di giocare. Di giocatori che hanno rubato l’occhio, in questa prima fase della preparazione, ce ne sono stati tanti, e non tutti sono nuovi.

A quasi 35 anni, Pedro sembra un ragazzino: si è presentato in ritiro carico, tirato a lucido, e il fatto che nessuno abbia segnato quanto lui (cinque gol) non è casuale. «Voglio vincere alla Lazio perché l’ho fatto ovunque». Per lo spagnolo è stato il primo ritiro, visto che lo scorso anno arrivò ad agosto, e lo stesso discorso vale per Toma Basic, anche lui tra i più brillanti. Lazzari e Felipe Anderson già sfrecciano, mentre a centrocampo si sono visti i primi lampi di Marcos Antonio, che Sarri ha alternato con Cataldi.

A Romagnoli, la grande attrazione del ritiro di AuronzoSarri ha spesso affiancato Patric, perché Casale non è al 100% per via di un problema al ginocchio (l’ex Verona, comunque, nella prima giornata contro il Bologna sarà squalificato): in attesa di esami più duri per Maximiano, hanno avuto un buon impatto con la maglia della Lazio anche Mario Gila e Cancellieri, che era arrivato con l’idea di aumentare la batteria degli esterni ma che Sarri ha utilizzato soltanto come vice-Immobile, tanto da accantonare ogni discorso legato a un possibile altro rinforzo davanti.

A proposito di esterni, attenzione ai progressi di Luka Romero, che negli ultimi mesi ha aumentato di diversi chili la massa muscolare: il ragazzino si sta facendo grande, Sarri lo considera più di Raul Moro, che andrà in prestito. Paradossalmente, un problema potrebbe derivare dall’abbondanza in rosa, con Sarri che dovrà gestire quasi 30 giocatori, senza contare gli esuberi. Così com’è, la Lazio sembra una squadra migliore rispetto a maggio. Il mercato, però, non è ancora chiuso neanche in uscita: se il Siviglia è pronto a rilanciare per Luis Alberto, resta da monitorare la situazione legata a Sergej Milinkovic-Savic. Ad Auronzo, i tifosi gli hanno più volte chiesto di non andare via, ma da Manchester - sponda United - potrebbero rifarsi sotto: Lotito non ha fretta e aspetta l’offerta giusta. CorriereDellaSera

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