Milinkovic e Vecino in ritardo di condizione, Luis Alberto in cerca di riscatto dopo le polemiche e il mercato, Marcos Antonio ancora non pronto per giocare partite contro squadre “fisiche”, Basic sull’altalena dopo un fantastico ritiro e Cataldi ancora non del tutto convincente come titolare. Se la nuova difesa fa progressi e l’attacco guidato da Immobile è una certezza, il centrocampo preoccupa Sarri. Sì, proprio quel reparto che negli anni passati è stato il punto di forza e che lo stesso Sarri, nel 2019 quando era sulla panchina della Juventus, definì «il migliore d’Italia». Adesso è il settore più ricco di incognite, soprattutto nella settimana che porta al primo big match stagionale contro l’Inter dell’ex Inzaghi. Un esame da brividi, davvero.

L’addio di Leiva, sostituito da Marcos Antonio, ha privato Sarri dell’equilibratore, l’uomo che con il suo senso tattico permetteva la presenza contemporanea di Milinkovic e Luis Alberto. In un momento simile, con la condizione ancora precaria, Cataldi non riesce a dare adeguata protezione in fase difensiva, ecco perché Sarri con il Bologna ha scelto Basic e con il Torino Vecino, facendo entrare sabato scorso Luis Alberto al posto di Milinkovic. Equilibrio adesso è la parola chiave, anche a discapito della qualità negli ultimi 25 metri: per questo venerdì in un Olimpico pieno è lecito aspettarsi lo stesso terzetto di pochi giorni fa, con Milinkovic, Cataldi e Vecino. Poi è ovvio che il tecnico dovrà scegliere che strada intraprendere, magari quando le gambe risponderanno meglio ai carichi di lavoro estivi: «Un centrocampo con Milinkovic, Marcos Antonio e Luis Alberto? Solo il campo ci dirà se sarà possibile. Lo dovremo valutare sulla nostra pelle a costo di rimetterci qualcosa».

Per venerdì l’altro unico ballottaggio sembra essere quello tra Pedro e Zaccagni per completare il tridente d’attacco con Immobile e Felipe Anderson. Chissà se gli attaccanti laziali si ritroveranno contro Acerbi: ieri l’agente Pastorello ha incontrato l’Inter nella sede nerazzurra di Milano, dopo il vertice confermate le sensazioni che l’affare si farà. Nessun dubbio poi in difesa (Provedel tra i pali) con Patric e Romagnoli al centro, Lazzari e Marusic sulle fasce. Sarri vorrebbe avere più dubbi sul ruolo di terzino sinistro e continua a spingere per Sergio Reguilón. Il 25enne mancino spagnolo è in uscita dal Tottenham, piace all’Atalanta e al Nottingham Forrest ma può arrivare in prestito, con gli Spurs che devono contribuire a pagare una parte dello stipendio da 3,6 milioni. Ufficiale la cessione in prestito alla Ternana di Raul Moro. La Repubblica\Riccardo Caponetti-Giulio Cardone

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