Peccato di gola e di cinismo. Torna l’antico difetto. Due punti gettati al vento. Il pareggio doriano viene servito da Gabbiadini in pieno recupero e regala a Giampaolo il secondo punto. I biancocelesti inciampano invece subito dopo il trionfo sull’Inter, com’era avvenuto a Bologna e Verona l’anno scorso. Stavolta però non c’è nessun black out. Assist divino di Milinkovic in profondità per Immobile, che corre dal serbo e l’unica cosa che riesce a dire è «Mamma mia» per il gesto tecnico. È il quindicesimo centro di Immobile contro la Samp. I biancocelesti dipingono trame interne, tagliano il campo, palleggiano in scioltezza davanti e dietro. Cataldi tiene il ritmo, ecco perché Sarri non ha intenzione di rinunciarci mai, in questo momento. La difesa resta altissima in fase di non possesso, quasi sulla linea di centrocampo: Romagnoli e Patric sono attenti, non corrono alcun rischio. La Lazio cerca il raddoppio, ma fallisce in più occasioni. Dopo l’intervallo, gli scatti di Zaccagni creano scompiglio, ma è solo fumo, manca sempre la precisione nell’ultimo passaggio. Sarri al 70’ getta nella mischia Cancellieri, Basic e Marcos Antonio. Il play- maker brasiliano mostra sì il suo piedino educato, ma al 92’ perde palla, Cancellieri viene anticipato da Rincon, che serve Gabbiadini per il pareggio blucerchiato. C’è spazio per un ultimo tentativo: Cancellieri crossa in area al millimetro, Milinkovic non arriva di testa di un soffio. Sarri è rammaricato, ma non troppo severo, esce nel complesso soddisfatto della prestazione, meno del risultato.

Il Messaggero

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