Il tema dell'energia entra a gamba tesa anche nel mondo del calcio, essendo stato oggetto dell'assemblea di Lega andata in scena questa mattina, dove i venti club di Serie A hanno scelto di adottare delle misure conservative in chiave energetica, già a partire da domani. A livello pratico, la luce negli stadi sarà ridotta per non superare il tetto di utilizzo delle quattro ore complessive. Per le gare comprese fra le 12.30 e le 18 il momento di piena accensione è stato ridotto da 90 a 60 minuti prima del fischio d'inizio, mentre per le gare in notturna dovrà avvenire 90 minuti prima, così da avere una riduzione dei tempi di illuminazione del 25% circa. Per quanto riguarda l'arrivo dell'inverno, l'idea è quella di realizzare l'ottimizzazione dei consumi di riscaldamento dei terreni di gioco.

Il Presidente della Lega Casini ha dichiarato: “Si tratta di un primo passo, per ora. Dobbiamo essere un esempio virtuoso in un momento difficile di crisi energetica. Le luci negli stadi oggi sono fondamentali, oltre alle ragioni di sicurezza e di ordine pubblico, anche per assicurare il funzionamento del Var e della Goal Line Technology, ma abbiamo ritenuto doveroso ridurre al massimo possibile l’illuminazione degli impianti prima e dopo gli incontri per abbattere in modo significativo i consumi. Inoltre, la Lega è al lavoro per realizzare quanto prima progetti di efficientamento degli stadi: in Italia gli impianti possono davvero diventare non solo strumenti di riqualificazione urbana ma anche modelli di sostenibilità ambientale e autoproduzione di energia”.

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