Tris d’assi, okay: Immobile-Milinkovic-Luis Alberto, naturalmente. Tris di vittorie, non se ne parla. Sarri ci ha già provato 7 volte, con la Lazio, senza riuscire a calarlo. Domani in Danimarca farà un nuovo tentativo, dopo il 4-2 al Feyenoord e il 2-0 al Verona, per sfatare questa maledizione. Nel 2021-22 aveva cominciato benissimo, 3-1 a Empoli e 6-1 allo Spezia, prima di perdere 2-0 in casa Milan; poi 3-2 nel derby e 2-0 in EL alla Lokomotiv, seguiti da un ko per 3-0 a Bologna; un doppio 3-1 sul Genoa e a Venezia prima di un 3-3 firmato da Milinkovic al 93’ con l’Empoli; 3-0 a Salerno, 1-0 dts all’Udinese in Coppa Italia e 0-0 contro un’Atalanta senza 10 giocatori; 3-0 a Cagliari e 1-0 al Venezia prima di un ko per 3-0 nel derby; 2-1 al Sassuolo e 4-1 in casa Genoa, poi un 1-1 col Torino raggiunto al 92’ da Immobile; 4-3 a La Spezia (con il gol decisivo regalato ad Acerbi in fuorigioco) e 2-0 alla Samp, poi il 2- 2 di Milinkovic al 96’ in casa Juve.

Sette tentativi a vuoto: basteranno per vedere finalmente un tris? Attenzione, perché nelle ultime 13 trasferte in Europa è arrivato un solo successo, il 3-0 del 25 novembre 2021 a Mosca contro la Lokomotiv, in un bilancio con 4 pareggi e ben 8 sconfitte, una serie nera cominciata perdendo 2-0 addirittura contro l’Apollon Limassol, l’unico ko (nel 2018) di una squadra italiana contro una cipriota. In panchina c’era Inzaghi. Sarri, lui, l’anno scorso cominciò l’Europa League perdendo 1-0 in casa del Galatasaray con una clamorosa papera di Strakosha. Brutti ricordi. Da sfatare.

Stasera in diretta su GoldTV (ch.11) ritorna Football Crazy, la trasmissione televisiva dei tifosi biancocelesti
FORMELLO - Cancellieri verso il debutto da titolare, nodo in mezzo al campo. Per Zaccagni niente prove, Basic si ferma