Stessa scena, umori opposti. Come in casa del Midtjylland, anche ieri a Cremona la Lazio a fine partita è andata a salutare i tifosi sotto al settore ospiti: i fischi di Herning però sono diventati applausi per sancire un nuovo patto biancoceleste. La Lazio volta pagina dopo il 5-1 europeo e batte 4-0 la Cremonese con i gol di Immobile (doppietta), Milinkovic e Pedro. Due a zero dopo 21 minuti, partita mai in discussione. «Non deve essere solo una reazione, ma l’inizio di un periodo in cui siamo consapevoli che abbiamo fatto certi errori e sappiamo dove mettere le mani per non rifarli», ha detto Sarri, spiegando poi la parola «germe» utilizzata in Danimarca: «È la mancanza di motivazione e se si ripropone vuol dire che qualcosa c’è. Si può ricercare nello staff, nello spogliatoio, nell’ambiente o nel gruppo. La motivazione che manca l’ho chiamata germe. L’anno scorso non abbiamo più avuto questo problema senza le tre partite settimanali, può essere solo l’incapacità di mantenere gran- di energie nervose in pochi giorni». Non era scontato che la Lazio riuscisse a rialzare la testa, l’umore nel mini ritiro di Piacenza era molto basso. Ha funzionato la tattica di Sarri, che ha parlato poco ma ha fatto capire con l’atteggiamento il proprio stato d’animo. Brilla di nuovo l’asse Miinkovic-Immobile: ieri il Sergente ha servito il 5° assist stagionale, il 24° su 42 a Immobile in Serie A. «Milinkovic è un talento anche se - dice Sarri - può e deve crescere in concretezza. Ciro? Impressionante».

Il capitano-goleador adesso rimetterà di nuovo la maglia azzurra: l’ultima volta fu a Palermo nella notte dell’eliminazione dal Mondiale. Aveva pensato di lasciare, poi ha avuto più confronti con Mancini e nei prossimi giorni sarà a Coverciano: «Sì non ci sono problemi, l’ho sentito anche un paio di giorni fa. Il ct ha bisogno di me adesso e per il futuro. Noi un po’ più esperti dobbiamo aiutare per la rinascita dell’Italia». Immobile torna in azzurro dopo aver realizzato una doppietta: il 187° centro con la Lazio e in totale in Serie A, nella classifica generale è a -1 dal decimo posto di Signori, Del Piero e Gilardino. «Totti a quota 250? È lunga arrivarci, ma cerco sempre di migliorarmi». Immobile è soddisfatto: «C’è stata delusione in questi giorni, ma abbiamo imparato la lezione. Non era semplice, siamo stati anche lontani dalle coccole di casa. Il germe? Il mister ha parlato a caldo, non si riferiva a nessuno in particolare. Per germe voleva intendere i cali di tensione. Se mi serve un vice? Negli ultimi minuti le gambe erano pesanti». Torna al gol anche Milinkovic, che dedica la rete alla compagna Natalija: esultanza con il ciuccio rosa in bocca: «Aspettiamo una femmina. Ciro ancora non mi ha pagato la cena, vediamo dopo le nazionali...». La Repubblica/Riccardo Caponetti e Giulio Cardone

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