Si prepara il piano B. In attesa di sapere se Ciro Immobile sarà disponibile per la gara di domenica con lo Spezia, Sarri sta ragionando sul tridente da schierare. Nella passata stagione il tecnico scelse di giocare con Pedro falso 9 a novembre, nella gara casalinga persa con la Juve, ma la Lazio finì l'incontro senza tirare in porta. Nelle successive quattro partite saltate dal capitano (Europa League compresa), fu Felipe Anderson a muoversi centralmente, con lo spagnolo spostato a destra e Zaccagni a sinistra (nelle ultime due di campionato partì Cabral punta). Il brasiliano è però riuscito a segnare solo contro l'Udinese.

Foto Fraioli

Resta comunque lui il favorito, anche perché Cancellieri è impegnato con la nazionale ed è quindi l'unico fra gli attaccanti in rosa che non si sta allenando a Formello. Si farà però di tutto per recuperare Immobile, che fra oggi e domani si sottoporrà a nuovi esami per vedere se l'edema al bicipite femorale destro si è riassorbito. Fra le squadre affrontate almeno quattro volte in Serie A, il numero 17 biancoceleste vanta più gol che partite contro Spal (9 in 6 sfide), Benevento (6 in 4) e proprio lo Spezia (5 in 4). Ciro ha una media di una rete ogni ora giocata contro liguri ed emiliani, e arriva a un centro ogni 57 minuti contro i campani. Lo Spezia, in proporzione, è fra gli avversari che Immobile colpisce più spesso (curiosamente le due squadre alle quali ha segnato di più in A sono le corregionali Sampdoria e Genoa, contre le quali ha esultato rispettivamente 15 e 14 volte). Indipendentemente dalla presenza o meno del capitano, domenica sarà probabilmente la prima partita di Cancellieri contro lo Spezia (mai affrontato nemmeno in Primavera e U18): l'attaccante classe 2002 in questo inizio di stagione ha giocato più da esterno che non da prima punta, ma muovendosi centralmente, ai tempi del Verona, diventò capocannoniere del campionato di Primavera 2 segnando 15 gol in 18 partite (stagione 2020-21). Il livello in Serie A è ovviamente superiore, ma lui la porta la vede.

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Anche per questo molti tifosi della Lazio, fra le radio e i social, stanno esprimendo diverse perplessità nei confronti del ct Roberto Mancini che ha deciso di convocarlo in nazionale senza però farlo mai giocare. Restare a Formello e allenarsi con Sarri (che nelle scorse settimane ha ammesso che il fatto di schierarlo in due ruoli diversi rallenta la crescita del ragazzo), avrebbe forse giovato di più al calciatore, almeno nel suo percorso in biancoceleste. Per questo il piano B in caso di assenza di Immobile resta quello dell'anno scorso, con Zaccagni, Felipe e Pedro. Ma Sarri spera ancora di avere il capitano a disposizione. Corriere della Sera\Elmar Bergonzini

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