Col fiato sospeso sperando nel miracolo. Anche ieri l’ematoma non ha permesso, tramite l’ecografia effettuata a Formello, di scoprire l’entità dell’infortunio di Immobile. I segnali sono negativi ma, fino a quando Ciro non effettuerà oggi la risonanza in Paideia, non si potrà quantificare con assoluta certezza il grado della lesione muscolare al flessore della coscia sinistra. Sarri attende il responso e da oggi alla ripresa degli allenamenti avrà il compito di trovare una soluzione che non penalizzi troppo la squadra. A prescindere dalla scelta su Cancellieri, Felipe Anderson o Pedro come centravanti l’assenza di Ciro peserà anche per la personalità che il centravanti biancoceleste mette in campo ogni volta. In questo senso sarebbe fondamentale recuperare Luis Alberto in mezzo al campo che ha esperienza e qualità per fare sentire la sua presenza. Rinunciare al Mago quando si è orfani di Immobile, al di là delle posizioni nello scacchiere tattico sarriano, sarebbe un errore imperdonabile. La fascia di capitano finirà sul braccio di Milinkovic, un altro che deve prendere ancora più in mano il gioco della squadra, mentre lo spagnolo è uno dei candidati a calciare i rigori che sono di competenza di Immobile (gli altri sono Sergej e Zaccagni). Luis ha giocato sempre, tutte le quattordici (tre in campionato, quattro in coppa) partite ufficiali fin qui disputate dalla banda Sarri ma solo sette dall’inizio. Ha segnato quattro gol, tre da subentrato in campionato, uno pesante contro il Feyenoord che ha aperto il poker rifilato agli olandesi nella prima sfida di un girone di Europa League che sembrava in discesa ma che ora si è complicato terribilmente. Il Mago è una risorsa preziosa, in caso anche accentrando Vecino come accaduto nella fase finale della sfida contro l’Udinese per non sbilanciare troppo una Lazio che presenta già Milinkovic come altra mezz’ala. Tutte ipotesi che Sarri studierà in questa lunga settimana di avvicinamento alla dura trasferta di Bergamo contro la lanciatissima Atalanta. Di certo, Luis Alberto merita più spazio tanto più in questo momento in cui la Lazio non avrà Immobile almeno fino alla sosta se non arriveranno notizie clamorose dai controlli medici odierni sulla gamba sinistra del capitano. Sarri sta gestendo bene il Mago che però, come tutti, vuole giocare di più. E il forfait di Ciro lo può paradossalmente rilanciare all’alba di tre scontri diretti in campionato contro Atalanta, Roma e Juve tutti in trasferta (le altre due gare sono all’Olimpico contro Salernitana e Monza). Nessuna rivoluzione mentre Immobile vivrà 48 ore ad alta tensione: prima l’esame medico decisivo per capire se il suo 2022 sia già terminato, poi domani la nascita del quarto figlio Andrea. Il Tempo/Luigi Salomone

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