La sfida col Feyenoord si avvicina ma Clemente Mimun non si dà pace. Il cartellino giallo a Milinkovic resta un torto difficile da mandare giù per il direttore del TG5, noto tifoso laziale: «Mi è sembrato un atto voluto per penalizzare la Lazio».

Direttore, di recente non le ha mandate a dire alla classe arbitrale sui social... «Sono arrabbiato. Abbiamo arbitri mediocri, ma supponenti. Decidono di non andare a rivedere le cose, ma non solo contro la Lazio. La più recente è in Torino-Milan, ma mi viene in mente anche Marcenaro in Juve-Salernitana». Quale può essere la soluzione? «Probabilmente i loro errori sono dovuti al fatto che il Var può essere consultato solo in alcune situazioni, ma lo usassero senza fare i fenomeni. Io lascerei un paio di review a gara alle due squadre come negli altri sport».
Come interpreta il rapporto della Lazio con la classe arbitrale? «Gli arbitri si sentono intoccabili. Per cui se una società abbozza e basta, prima o poi avrà qualche beneficio, ma se alza la voce allora c’è la vendetta. Non credo che il giallo a Milinkovic sia stato estratto per favorire la Roma, bensì per danneggiare la Lazio che si è lamentata in passato. Abbiamo una quantità di ammoniti clamorosa nonostante siamo una squadra pulita in campo».
Cominciano a essere tanti gli errori... «Col Napoli, che ha vinto meritata- mente, non ci hanno dato il rigore su Lazzari e il gol di Kim è stato viziato da un fallo su Luis Alberto. Con la Salernitana, Bradaric fa un intervento quasi da rosso su Lazzari e non viene sanzionato, mentre ci ritroviamo con un’ammonizione a Milinkovic che ha fatto storcere il naso pure a chi solitamente ci dà contro». Che ne pensa di quanto accaduto tra Irrati e Karsdorp? «Nessuna diplomazia segreta. Semplicemente Irrati ha capito il momento di foga del calciatore. Un arbitro bravo d'altronde deve essere un po' psicologo». Ci sarà prima il Feyenoord, ma la domanda è d’obbligo: cosa si aspetta per il derby?

«Domenica o si tira fuori l’orgoglio o non finisce bene. Al completo penso che la Lazio sia più forte, ma senza Immobile e Milinkovic sono molto preoccupato. Nessuno può regalare due top player così, perlo- più a una squadra temibile come la Roma. Però nei derby non c’è mai nulla di scontato». Il Messaggero

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