Il tecnico chiede di reagire dopo il ko di domenica. «Non giocheremo pensando al pareggio. Vogliamo arrivare primi, teniamo alla coppa».

Ecco il primo bivio della stagione. Arriva a quattro partite da una sosta che fermerà campionati e coppe per due mesi: stasera la Lazio nuota nella «vasca» del De Kuip contro 50.000 olandesi assatanati pronti a spingere il Feyenoord, settantadue ore dopo un derby che arriva nel momento peggiore, per di più da affrontare senza i due veri top player del gruppo Immobile e Milinkovic. Tant’è, bisogna raccogliere l’energie e provare a passare il turno in Europa League per poi giocarsi al meglio la sfida contro la Roma.

Ma andiamo con ordine, perché la banda Sarri deve pensare solo alla sfida molto complicata, su un campo difficile e con un’unica vittoria esterna nelle ultime quindici trasferte europee. Servirà una piccola impresa con la possibilità di aggrapparsi al pareggio come ciambella di salvataggio. La classifica è complicata, la Lazio di sicuro resterà in Europa a meno di una sconfitta con 4-5 gol di scarto. Tante le combinazioni possibili con l’altra gara Midtjylland-Sturm Graz per nulla scontata. Può succedere di tutto ma Sarri sa che un pari può permettergli di vincere il girone se in Danimarca non prevalgono gli austriaci, mentre con una vittoria è quasi sicuro di chiudere in testa. Per paradosso anche perdendo con un gol di scarto sarebbe seconda se non ci fosse il successo dei danesi ma gli scenari restano tutti aperti. Tra l’altro il Feyenoord di Slot giocherà questa sfida avendo riposato domenica scorsa grazie all’aiuto della propria federazione. Sarri in conferenza stampa apre la polemica con l’ente europeo: «È una vergogna che la Uefa permetta una cosa del genere. Ci sentiamo presi per il culo. Come noi, anche lo Sturm e il Midtjylland».

Chiuso il capitolo, si pensa a reagire dopo la sconfitta contro la Salernitana inattesa dopo la prova convincente di Bergamo e quella positiva in Europa. Il tecnico spiega: «Abbiamo perso la partita per nervosismo. Ci sta prendere un gol, ma dovevamo continuare a fare quel che avevamo fatto nei primi 60’. Invece, abbiamo reagito singolarmente, perso equilibrio e ordine. Il Feyenoord? Può esserci un su e giù, come è accaduto nel girone del Tottenham in Champions. Non facciamo calcoli, vogliamo arrivare primi, alla fine vediamo quel che viene fuori. Lo stadio sarà una bolgia ma noi teniamo alla coppa. Per il resto, non penso né alla partita appena passata né a quella futura. Mi concentro su questa, chi sta bene va dentro e deve fare questa partita a mille, al 101% delle proprie possibilità. Le partite se non le aggredisci, le subisci. Già abbiamo fatto una cazzata domenica, lasciamo perdere». Parla anche dei singoli: «Luis Alberto non è al massimo ma ha mandato in porta Zaccagni. Marcos Antonio ha bisogno di tempo, Milinkovic era arrabbiato, in tanti anni non mi era capitato di vedere un giocare ammonito in possesso palla». Sarri passa e chiude, parola al campo: serve una reazione senza perdere quella tranquillità che la squadra aveva dimostrato in questo primo scorcio di stagione. Stasera una prima risposta per svoltare bene in Europa.

Il Tempo.

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