Tra poche ore allo stadio Olimpico andrà in scena la partita più sentita della stagione: il fischio d'inzio di Roma-Lazio ci sarà alle 18:00. In occasione del derby, la redazione di LazioPress.it ha contattato in esclusiva Emiliano Tomasini, giornalista di Vocegiallorossa.it, per analizzare il big match della Capitale.

La Roma e la Lazio arrivano sicuramente con due stati d’animo diversi al derby: che gara sarà?

"Sarà una partita in cui la Roma cercherà un approccio simile alla gara di ritorno della scorsa stagione. Mourinho proverà a segnare subito, per poi chiudersi di più e provare a colpire in contropiede. Qualora dovesse riuscirci la sfida si metterebbe in discesa per i giallorossi, come lo scorso anno. Stavolta però sarà più complicato proprio per il momento che sta vivendo la Lazio, che dovrà rinunciare a due giocatori importantissimi, ed inoltre arriva da due sconfitte, di cui l’ultima pesante perché segna una sorta di retrocessione in Conference, quindi mi aspetto una grande reazione dei biancocelesti, che giocheranno con il coltello tra i denti. Quest'anno sarà più difficile per la Roma iniziare bene, mi aspetto una grande Lazio che fino alla fine combatterà e proverà a portare a casa il risultato, visto che un esito negativo segnerebbe l'apertura di una piccola crisi".

Ci saranno assenze importanti: Wijnaldum, Dybala e Spinazzola per i giallorossi, Milinkovic ed Immobile in casa biancocleste. Quali peseranno di più?

"Sì, i grandi assenti sono tanti. Diciamo però che Wijnaldum non lo consideriamo proprio tra le assenze perché non lo abbiamo mai avuto, Spinazzola è tornato quest’anno ma non ha mai reso come prima dell’infortunio e quindi non è una mancanza così pesante perché a sinistra sia Zalewski che El Shaarawy possono sostituirlo senza troppi problemi. Chiaro che Leonardo al massimo è sicuramente il migliore, ma al momento non era tornato al suo livello. Quella di Dybala è invece un’assenza molto pesante per la Roma perché nella prima parte di stagione è lui che ha trascinato la squadra; sapevamo che era un grande calciatore, ma ora vedendolo sempre in campo ti accorgi che è davvero un giocatore forte, di una classe incredibile e che fa la differenza. Credo comunque che, mettendo gli assenti sul piatto della bilancia, pesino di più alla Lazio: Immobile e Milinkovic sono i giocatori chiave dei biancocelesti e lo sono da anni. La Roma in parte è abituata a giocare senza Dybala, perde qualcosa ma sarà la stessa squadra dell'anno scorso, che quindi si conosce già. La Lazio solo sette partite negli ultimi cinque anni ha giocato senza loro due, è una situazione strana, bisogna vedere come reagisce la squadra, sono giocatori fondamentali e la loro assenza pesa davvero tanto".

Zaniolo sembra essersi ripreso la scena dopo un avvio tra alti e bassi, sarà lui l’arma in più di Mourinho nella stracittadina?

"Per me in questo momento è il giocatore giallorosso in condizioni migliori, è in fiducia; è fondamentale che, dopo tantissimo tempo senza gol, sia tornato a segnare e lo ha fatto due volte di seguito e, tra l'altro, si è sbloccato anche in casa. E' chiaro che è quel giocatore che ti dà qualcosa in più. Rispetto a Pellegrini, che è molto forte e tecnico, Zaniolo ha questa qualità degli strappi che si porta via gli avversari in velocità e di forza, proprio come ha fatto giovedì contro il Ludogorets. E' un'arma tattica unica, non ci sono altri giocatori in rosa in grado di fare queste cose. Me lo aspetto titolare e lui sarà carichissimo, forse questo è un limite perché quando sente troppo le gare è a rischio cartellino; il giallo lo vedo già abbastanza scritto, perché lui metterà sicuramente tanta foga e rischierà quindi di commettere qualche ingenuità, ma ciò che dà davanti compensa e Mourinho punterà tantissimo su di lui".

A Sarri manca il centravanti di riferimento, questo rende la squadra soltanto più debole o anche più imprevedibile?

"Smalling si esalta effettivamente nella marcatura dei grandi attaccanti; le sue migliori partite sono state contro Ibrahimovic, Lukaku e Zapata, attaccanti grossi fisicamente che lui, essendo altrettanto strutturato, riesce a dominare e controllare. Pure Immobile per caratteristiche lo mette in difficoltà, ma Anderson anche di più. Se Felipe riuscirà a venire molto dentro al campo e a punture palla al piedi, liberandosi della marcatura a uomo, potrebbe metterlo in difficoltà. Poi è chiaro che l'assenza di Immobile aiuta perché è una preoccupazione in meno; lui e Milinkovic sono i calciatori che impensierivano di più.  Ad ogni modo c'è un Zaccagni in grande forma e Luis Alberto che per me è fortissimo; però non avere Ciro, almeno in partenza, dà un po' di serenità in più".

Quale giocatore di questa Lazio vedresti bene nel 3-5-2 della Roma?

"In porta ed in difesa terrei i giocatori della Roma, Provedel e Rui Patricio forse al momento si equivalgono però per carriera ed esperienza opterei per il portoghese. I difensori centrali della Lazio, anche se stanno giocando una grande stagione, non mi fanno impazzire. Se ci fosse stato ancora Acerbi, avrei scelto lui. Immagino un centrocampo molto offensivo in cui a giro uno si sacrifica, ma non posso rinunciare a Milinkovic e Luis Alberto che sono sicuramente due giocatori fortissimi che giocherebbero titolari in tutte le squadre di Serie A, a loro aggiungerei ovviamente Pellegrini; ne manca uno più difensivo ma a turno uno torna dietro e copre. Sulle fasce metterei Zalewski a sinistra, visto che è anche giovane, e Lazzari a destra, perchè le sue migliori stagioni le ha fatte proprio da esterno a tutta fascia; tra l'altro con Karsdorp che non sta vivendo una grande stagione e con Çelik che non ha convinto, Manuel nel modulo della Roma potrebbe fare molto bene. Davanti è dura, metterei sicuramente i grandi assenti Immobile e Dybala, con Zaniolo che entra assolutamente a partita in corso e spacca la gara come ha fatto in Europa League".

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