Intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio, l'ex giocatore biancoceleste Fabio Firmani ha ricordato il suo passato alla Lazio, parlando anche della sua vita privata per poi commentare infine l'andamento stagionale della squadra di Sarri. Queste le sue parole: "A distanza di 15 anni confermo le sensazioni che ho vissuto al momento del gol al Parma e in generale per tutta la settimana. Ero scosso da romano e laziale. Il pensiero che un ragazzo che stava facendo 500 km per venirci a vedere a Milano mi ha toccato molto. Così come i funerali. Volevo cercare di ricordare Gabriele nel migliore dei modi. Feci fare delle maglie che diedi a tutti i miei compagni. In quel momento ho avuto quasi la sensazione di aver avuto un contatto con l'aldilà. Ero già andato vicino al gol prendendo il palo. Poi il magazziniere mi disse, che peccato potevi segnare in questa giornata speciale. Io però gli risposi meglio così, lo farò all'ultimo minuto. Ed è andata esattamente così. Quel gol lo ha fatto Gabriele. Subito dopo nemmeno mi sono reso conto di come sono arrivato sotto la curva dove c'era la sua immagine. Quella notte andai da solo a piazza Vescovio dove c'era il murales di Gabriele". "Calcio arabo? Vivo in qui da 12 anni, mi sono sposato qui e mio figlio è nato qui. Rispetto al 2008 quando sono arrivato qui per giocare ci sono stati dei miglioramenti anche grazie all'apporto di figure più professionali. Si possono trovare giocatori forti, non ci sono più squadre materasso. Lo stesso Qatar secondo me non è così male così si dice. Hanno pagato l'emozione e a mio avviso la preparazione visto che non hanno giocato in campionato e hanno fatto un ritiro di sei mesi per farsi trovare pronti con questo appuntamento storico per il paese". "Il ruolo da procuratore è nato quasi per caso. Devo ringraziare Igli Tare. Grazie a cui riuscii a portare Alfaro in Cina. Da quel momento ho preso l'abilitazione nel 2012 e ho lavorato piuttosto bene in Asia. Ho portato anche Tomiyasu in Italia, che poi il Bologna ha venduto piuttosto bene all'Arsenal".  "Non sarà facile per la Lazio qualificarsi alla prossima Champions League. La concorrenza è tanta, anche la Juventus è tornata. Nel girone di ritorno non dovrà sbagliare nulla, ma ritengo che abbia le sue chance. Con Sarri gioca piuttosto bene. Da tifoso ciò che mi interessa è vedere una squadra che lotta e gioca e bene a prescindere da quello che è il piazzamento. Avere dei romani in campo è sempre importante, in modo tale dare seguito alla tradizione. Io ad esempio cercavo sempre di trasmettere il valore della maglia agli stranieri. Era anche un modo per aiutarli ad ambientarsi visto che non è semplice per loro che vengono da altri paesi e parlano un'altra lingua. Sento ancora Tare, Foggia, Rocchi e Siviglia. Anche grazie ai social riesco a rimanere in contatto e a sapere cosa stanno facendo. È sempre un piacere sentirli anche solo per un saluto". 

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