Domani alle ore 16:3o ricomincerà il campionato per Lazio e Lecce: le due squadre si affronteranno al Via del Mare con l'obiettivo di riprendere al meglio un percorso buono, considerando le aspettative, che le due squadre stanno sostenendo. Da una parte i biancocelesti che si trovano a pari punti con l'Inter al quarto posto, con l'obiettivo di rimanervi fino alla fine della stagione. Dall'altra il Lecce, saldamente fuori dalla zona retrocessione e con una difesa che sta reggendo i colpi delle avversarie: lì in fondo è infatti la più salda. Per commentare questa gara è intervenuto ai microfoni di Laziopress.it il giornalista di Pianeta Lecce Andrea Sperti. Che gara ti aspetti da Lecce-Lazio? Secondo me sarà una partita con tanti gol, perché il Lecce può giocarsela con tutte e ha subito pochi gol per essere una neopromossa. La Lazio è una squadra con un potenziale offensivo importante. Poi c’è questa incognita della ripresa, non saranno tutti concentrati e sul pezzo. Mi aspetto una gara interessante, come è sempre stata Lecce-Lazio, con tanti gol. Mi aspetto una partita emozionante, vibrante.   Quale sarà l’arma del Lecce per fronteggiare la Lazio? Sicuramente la compattezza. Almeno nelle prime 15 giornate il Lecce non ha subito tantissimo, si sa chiudere bene e si sa difendere. E poi sa ripartire in contropiede. Il report di oggi ha reso noto che Di Francesco ha un problema alla spalla e potrebbe non essere titolare. Giocherà Banda, un giocatore veloce che con Strefezza, rapidi e con dribbling, possono fare male in contropiede dopo essersi difesi.   E invece cosa ti spaventa di più dei biancocelesti? Il potenziale offensivo, al di là di chi giocherà tra Pedro, Zaccagni, Immobile o Felipe Anderson, in ogni caso tantissima qualità e mi spaventa soprattutto quello e la velocità degli esterni, il gioco di Sarri, offensivo ma fatto bene. Però si, la qualità lì davanti. Ma credo che Baroni punterà su Baschirotto e Umtiti per provare a fermare le offensive degli avversari.   Il percorso intrapreso è quello giusto? Il percorso è quello giusto. È anche arrivato Maleh, un innesto di livello per la nostra piazza e che può farci fare il salto di qualità a centrocampo, anche se non credo ce la farà per la Lazio. Ma è il reparto più debole ma che si sta rafforzando. La strada è quella giusta e si sa come puntare sui giovani con Corvino. Poi quest’anno conta metterne dietro 3 per salvarsi, poi si vedrà.   L’approccio è diverso rispetto agli altri anni? Questa società è ambiziosa, lo stesso Corvino, seppur ormai sia abbastanza grande come età, ha ancora voglia di fare. Poi c’è Trinchera che è il suo discepolo e che un domani prenderà il suo posto. Però è una società ambiziosa e con un progetto che ha più largo respiro. La salvezza sarà l’obiettivo anche per i prossimi anni, ma guardando comunque a modelli più ambiziosi come Sassuolo o Atalanta. Qualcosa di più di una salvezza all’ultimo. Poi si vedrà anche come andrà alla fine di questa stagione, perché se si dovesse tornare in Serie B il solito ascensore diventa poco produttivo.   La Lazio dove può arrivare in questo campionato? Io ho visto diverse partite della Lazio: penso possa puntare alla Champions. Magari non allo scudetto, in quanto c’è il Napoli che secondo me a fine stagione vincerà il campionato. Però alla Champions si, gioca bene e stanno adottando i ritmi giusti. Poi Sarri sta riuscendo, al secondo anno, a dare la sua chiave tattica e il suo modo di giocare. I giocatori lo hanno acquisito, sarà difficile per tutti batterla. Ho visto la vittoria della Lazio a Bergamo, mi ha impressionato davvero. Poi le ultime uscite sono state segnate anche dagli infortuni, però in quell’occasione mi piacque parecchio e secondo me è da tenere in considerazione per la Champions.  

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