Il riscatto accontenterebbe tutti. La Lazio di Lotito e i suoi tifosi, Acerbi e l’ambiente interista, soddisfatto delle prestazioni del difensore italiano, arrivato in estate in prestito con diritto di riscatto. A quale cifra? Lotito avrebbe voluto 4-5 milioni, ma non è stato fissato il prezzo. Come confermato a Tuttomercatoweb dal suo agente Pastorello qualche settimana fa: “C’è un diritto di riscatto che è stato fissato senza essere trattato. Per questo abbiamo avuto qualche discussione con il presidente Lotito, perché a mio modo di vedere sarebbe stato meglio mettere un diritto di riscatto più consono non al valore del giocatore”. Al contrario di Correa, l’altro fedelissimo di Inzaghi che non sta convincendo (è stato pagato 30 milioni), Acerbi sta ripagando la fiducia della società e del tecnico, che ormai l’ha promosso titolare. E se sabato sera a Monza l’urlo dell’esultanza dopo il gol gli è rimasto in gol, per la decisione sbagliata dell’arbitro di annullarlo, martedì sera al 110’ contro il Parma in Coppa Italia ha potuto finalmente liberarlo, consentendo alla squadra di qualificarsi al turno successivo. Le probabilità di un riscatto si sono notevolmente alzate, nonostante Acerbi non sia più giovanissimo: la carta d’identità recita 35 anni. Per questo l’Inter, che già non versa in condizioni economiche idilliache, non vorrà spendere neanche i 4 milioni che Lotito avrebbe voluto l’estate scorsa. Giocherà a ribasso, ovviamente, consapevole che la storia di Acerbi con la Lazio è finita. La speranza per Pastorello è che si ripeta il copione di questa estate: “Mi aspetto che il buon senso come sempre avrà la meglio, come successo col prestito già”. TuttoMercatoWeb/Riccardo Caponetti

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