Non arrivano buone notizie. Domenica scorsa, contro il Sassuolo, Ciro Immobile si è stirato. Come riportato dalla Lazio, gli esami ai quali si è sottoposto ieri sera nella clinica Paideia «hanno evidenziato una lesione di primo grado a carico del semitendinoso della coscia destra. Il calciatore ha già iniziato le cure specifiche del caso e verrà sottoposto a monitoraggio quotidiano. Ulteriori esami strumentali verranno ripetuti nei prossimi giorni per quantificare i tempi di recupero». In realtà con un infortunio del genere servono sempre almeno due settimane per tornare a disposizione, ma visto che si tratta del terzo problema muscolare nell’arco di po- chi mesi, è probabile che il capitano della Lazio resti fermo anche più a lungo per non rischiare. Salterà, oltre alla gara degli ottavi di finale di Coppa Italia di domani sera contro il Bologna (si gioca all’Olimpico alle 18, diretta tv su Italia 1 e Mediaset Infinity+), anche Milan e, probabilmente, Fiorentina in campionato.La speranza è quella di riaverlo per la gara del 6 febbraio contro il Verona. Sarri già domenica, al termine della gara col Sassuolo, ha chiesto un rinforzo in attacco (o al centro, o un esterno, spostando Felipe Anderson come finto 9), ma la società vorrebbe che il tecnico valorizzasse Cancellieri e Luka Romero.Domani sera, quindi, ci sarà ancora Felipe Anderson al centro del reparto offensivo. Per il brasiliano si tratta della 73esima presenza di fila. Da quando è tornato non ha saltato una partita. In 64 occasioni ha giocato dal primo minuto. Un vero e proprio stacanovista. Basti pensare che nella Lazio, nella stagione in corso, gli altri due giocatori a non aver saltato nemmeno una partita sono Provedel e Marusic. Il montenegrino ha però disputato solo (si fa per dire) le ultime 31 partite ufficiali dei biancocelesti (saltò la sfida col Venezia di marzo), Felipe ha quindi collezionato più del doppio delle presenze, senza dare mai forfait. Perfino Provedel, in un ruolo fisicamente molto meno dispendioso, considerando anche la scorsa stagione (con lo Spezia) non ha quella continuità di presenza: il portiere riposò infatti in Coppa Italia nel dicembre del 2021, ed è a 48 gare di fila senza pausa. L’estremo difensore, inoltre, potrebbe tirare il fiato proprio domani in Coppa (Sarri dovrebbe ridare una chance a Maximiano), al contrario di Felipe che dunque amplierà il proprio primato. Di più, perché dei 514 giocatori utilizzati in Serie A quest’anno dai 20 club che formano il campionato, nessuno vanta 72 presenze di fila in gare ufficiali (fra le varie competizioni). Felipe, in questo, è il più affidabile di tutti. Il suo spirito di sacrificio, fra l’altro, non è solo fisico, ma anche tattico: con Sarri è molto più disposto al sacrificio di quanto non lo fosse in passato. Insegue gli avversari, aiuta in fase difensiva.E non si tira mai indietro. Importante per Sarri sapere di poter fare affidamento su di lui, specie considerando i recenti problemi fisici di Immobile. Felipe la certezza, in una giornata finita con una brutta notizia. CorriereDellaSera/Elmar Bergonzini

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