È una Lazio che parla sempre più italiano. A dispetto del recente passato, Sarri può contare su un blocco di calciatori nati e cresciuti nel nostro Paese. Un valore aggiunto, come in passato è stato per la Juventus di Conte e Allegri. Un parallelismo tirato fuori dallo stesso Sarri, consapevole dell'importanza di avere a disposizioni la maggior parte degli elementi che conoscono molto bene il campionato e la lingua. Nell'undici titolare della Lazio si può quasi sempre contare un numero di giocatori italiani che supera il 50%, diversamente da quanto succede nella stragrande maggioranza delle squadre di vertice. Contro il Milan, ad esempio, gli italiani in campo erano ben cinque (Provedel, Casale, Romagnoli, Cataldi e Zaccagni), a cui però bisognerebbe aggiungere anche Lazzari e Immobile che solitamente fanno parte del blocco dei titolari. E l'Italia di Mancini guarda senza dubbio con interesse a questa Lazio, considerando come tutti i sette sopra citati - più Cancellieri - facciano in qualche modo parte del giro  della Nazionale.

Aspettando Ciro, il tecnico riproporrà quasi in toto la formazione che è stata in grado di schiantare i rossoneri di Pioli. La novità più importante potrebbe essere rappresentata dal ritorno dal primo minuto di Lazzari, tenuto in panchina in favore di Hysaj e lo spostamento di Marusic sulla destra per contenere Leao. Saranno proprio questi due a giocarsi il posto per completare la retroguardia con Romagnoli e Casale davanti a Provedel. In mezzo al campo, oltre a Cataldi e Milinkovic, viaggia a vele spiegate verso la conferma Luis Alberto. Il Mago si è ripreso la scena, il suo 2023 è iniziato nel migliore dei modi. Nonostante le voci di mercato, lo spagnolo ha lavorato con serietà e si è messo a completa disposizione del tecnico. Sarà ancora una volta preferito a Vecino, finito al centro di alcune indiscrezioni alle quali la società ha risposto con una nota ufficiale: "Il giocatore non ha mai manifestato ad alcuno la volontà di lasciare la Lazio né tantomeno il club ha intenzione di interrompere il rapporto con il calciatore che, sin dal suo arrivo, si è dimostrato sempre prezioso e determinante nel percorso della squadra".

In avanti ancora tridente leggero con Pedro e Zaccagni ai lati di Felipe Anderson. Sarà un altro grande appuntamento con una cornice di pubblico all'altezza della situazione, come confermato dal responsabile del marketing, Marco Canigiani, ai microfoni del canale ufficiale: «Continua la vendita abbastanza spedita, ci stiamo avvicinando a quota 40.000, ci manca ancora un po’, e credo che la toccheremo tra oggi e domani. Speriamo di superare questa soglia e di avere ancora una volta una cornice di pubblico molto importante». Intanto la società ha ribadito la sua lotta contro il razzismo con l'ennesima iniziativa socio-culturale. Ieri mattina i rappresentanti del club biancoceleste e della Roma, assieme alla Fondazione S.S. Lazio 1900 e alla Comunità Ebraica, hanno fatto visita ad un liceo della Capitale, il Bertrand Russell, per far conoscere agli studenti le storie di atleti, tecnici e dirigenti di entrambe le società che hanno subìto sulla propria pelle le Leggi Razziali. Il Tempo/Daniele Rocca

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