Contano di più il sacrificio e l’impegno. Luis Alberto divide i tifosi, non più la Lazio. Adesso persino Sarri sorride dopo qualche frecciata o battibecco. Ha capito meglio come prenderlo e ne apprezza la dedizione al servizio del gruppo. Magari gli sarebbe piaciuto che a Salerno lo spagnolo avesse tirato quel rigore meglio e dentro: «Anche per vendicarmi del tris dell’andata contro i granata», ha ammesso il tecnico. Già, perché potrebbe diventare decisivo per le classifiche avulse e la differenza reti a fine campionato, con così tante contendenti racchiuse in pochi punti per la Champions. Non pensiamoci adesso, Luis Alberto si farà perdonare in Conference, lo ha promesso. Adesso il Mago e Immobile devono mettersi sulle spalle la Lazio,  con Milinkovic al tappeto. I ritmi bassi in Romania potrebbero favorire lo spagnolo: Luis Alberto ha effettuato 106 passaggi domenica, il massimo per un giocatore biancoceleste in questo campionato. Deve migliorare sui calci d’angolo e da fermo, Sarri stavolta è stato chiaro. 

LE SCELTE  - All’andata contro il Cluj era rimasto a riposo, stasera dovrà tirar fuori tutto il suo genio. Ieri c’era pure il suo agente Alfaro in un incredibile via vai a Formello, gli ha fatto l’in bocca al lupo. Ma Luis Alberto deve tornare ancora più incisivo come all’esordio europeo: un gol (l’unico quest’anno) contro il Feyenoord e l’assist fatato per Vecino. Chissà se l’uruguagio oggi sarà ancora al suo fianco: ha giocato due partite tirate a centrocampo, è spremuto ed è quindi in ballottaggio con Basic favorito. Oltretutto con Luis Alberto rischia di farne le spese in regia anche Marcos Antonio, sostituito all’andata al 15’ dopo l’espulsione di Patric da parte di Pawson. Con il Mago di solito Cataldi ha sempre il posto assicurato per una questione di fisicità ed equilibrio. Davanti i reduci Immobile e Felipe Anderson, Romero e Cancellieri si giocano l’ultimo posto. Dietro restano solo Gila e Casale, per la prima volta in tandem al centro. Hysaj giocherà, Lazzari è favorito su un Marusic acciaccato. Manuel d’altronde non digerirebbe un’altra panchina a cuor leggero: «Io sto bene, sono rimasto fuori solo per una scelta tecnica. Non siamo i favoriti in Conference, per questa partita quanto successo in Danimarca deve insegnarci tanto». 

IL SOSTEGNO - Saranno 415 i tifosi biancocelesti al seguito. Praticamente esauriti tutti i biglietti messi a disposizione nel settore Ospiti dal Cluj per questo secondo round. Dovranno darsi da fare per far sentire la loro voce nel clima infernale che stanno preparando “come comitato d’accoglienza” in Romania, dove sono andati sold out anche tutti i tagliandi per gli altri settori dello stadio Dr. Constantin Radulescu. La Lazio ha annunciato: «È stato organizzato il giorno della gara un meeting point in Piata Muzeului (Piazza dei Musei) di Cluj, in ci sono diversi bar e ristoranti. La piazza dista circa 20 minuti a piedi dal Dr. Con- tantin Radulescu Stadium. Partenza dal meeting point tra le 17.00 e le 17.15. I cortei non autorizzati verso lo stadio sono severamente vietati». Sempre nello stesso comunicato sono elencati anche gli oggetti che non possono essere introdotti allo stadio: «Aste di bandiere flessibili di lunghezza superiore a un metro e spessore di un cm, così come striscioni o bandiere di dimensioni superiori a 2 x 1,5 metri». Da ieri sera la Digos sta monitorando che tutto fili liscio.  Il Messaggero/Alberto Abbate

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TMW | Lazio, oggi il ritorno di Conference a Cluj ma Sarri deve fare la conta degli assenti