Non farsi soffocare dall’ossessione derby. Poi guarire in un colpo solo dal mal di gol e dal mal di trasferta nelle coppe europee. Infine, evitare di essere l’unica italiana a lasciarle, le coppe europee, all’altezza degli ottavi. Tanti obiettivi e mille temi per una sola partita, quella di stasera ad Alkmaar contro l’Az: all’andata hanno vinto gli olandesi 2-1, serve l’impresa. Senza Immobile non sarà facile sbloccarsi là davanti, ma la Lazio vuole provarci con Felipe Anderson e Zaccagni, che insegue il suo primo gol nelle Coppe in questa stagione. «L’ossessione derby? Se si pensa a un’altra partita si va fuori sicuro», dice Maurizio Sarri. Che spiega: «La squadra potrebbe sentire in maniera inconscia di poter fare meglio in Serie A che in Europa, ma è un errore. Mi era successo anche a Napoli ma lì i giocatori me lo dissero, non era una cosa inconscia. La testa – sottolinea tornando a stasera - dev’essere tutta su questa sfida. È chiaro che il derby dia più stimoli, ma ai calciatori non vanno concessi alibi. L’unico modo per approdare ai quarti è giocare con motivazione e coinvolgimento. Servirà attenzione e cattiveria, quella che è mancata sotto porta all’Olimpico». Già, vedremo se la Lazio sarà capace di seguire l’input del Comandante. Sulla possibilità di essere l’unica italiana a essere eliminata in questo turno, il tecnico biancoceleste non si scompone: «Vorrà dire che siamo peggio delle altre, ma noi speriamo di passare. Comunque credo che prima di pensare a fare bene in Europa, dobbiamo fare bene in Italia. È il percorso compiuto dal Napoli, per esempio. Di sicuro la valutazione che a fine stagione farò della squadra si baserà su un torneo più lungo», cioè il campionato. Che poi resta l’obiettivo principale della Lazio. Inevitabile quindi il turnover in tutti i reparti: «Ogni allenatore – dice Sarrilo deve fare, soprattutto quando ti trovi un calendario allestito per disputare un Mondiale stupido. Dal 4 gennaio giochiamo ogni tre giorni, una follia: si sta rendendo il calcio più brutto con scelte assurde». Tanti i dubbi di formazione: in porta ballottaggio tra Maximiano e il titolare Provedel, in difesa Lazzari e Marusic sulla fasce, al centro due tra Casale, Patric e Gila; a centrocampo sicuro Vecino, poi decisione in extremis su Luis Alberto e Milinkovic: uno giocherà dall’inizio e l’altro partirà dalla panchina; Cancellieri, Anderson e Zaccagni il tridente d’attacco. «Dobbiamo tirare di più per trovare il gol», dichiara Felipe, alla presenza consecutiva numero 86. Il brasiliano sarà utilizzato da “falso nueve” anche nel derby di domenica, perché Immobile andrà in panchina da capitano non giocatore: nonostante i progressi certificati dalla risonanza di ieri in Paideia, è stato deciso di non rischiare perché Ciro avrebbe un numero di allenamenti non sufficienti sulle gambe. Quindi il “vero centravanti” tornerà in campo dopo la sosta, a Monza. Anderson ad Alkmaar388 i tifosi della Lazio - cerca un gol che gli manca dal 24 gennaio: «Voglio segnare a tutti i costi. Abbiamo già vinto con due gol di scarto contro squadre forti, sappiamo che è possibile: la nostra storia in Europa va cambiata». La Repubblica

Il Messaggero | Lazio, Felipe alla ricerca della rete perduta
TMW | Lazio, in Olanda la grande occasione per Cancellieri. Immobile, sensazioni negative