Questa mattina, ai microfoni di Radiosei, è intervenuto Giuliano Giannichedda, ex centrocampista della Lazio. Con la maglia biancoceleste, nella stagione 2003/2004, ha conquistato anche una Coppa Italia. Queste le sue parole sulla squadra di Sarri e sulla corsa Champions:

“In questo momento è un vantaggio giocare una volta a settimana. Non esiste mai un giocatore che scende in campo senza un minimo dolore, sono sottoposti ad un grande stress psico-fisico. Accumulando botte su botte e stanchezza è normale.

Se ridanno i 15 punti alla Juve è più difficile per la Lazio andare in Champions. La squadra di Sarri ce la può fare perchè ha capito come deve giocare tutte le partite e perché deve approfittare dei passi falsi delle altre squadre. Queste 4 partite saranno fondamentali per il cammino della Lazio”.

Continuando, Giannichedda si è soffermato anche sui singoli, da Mattia Zaccagni a Danilo Cataldi, passando anche per Marcos Antonio: “Chi mi ha colpito finora in squadra? Non mi aspettavo un Zaccagni così decisivo, di solito era più discontinuo. Quest’anno è l’uomo in più della Lazio, fa gol, crea superiorità, mi ha davvero impressionato positivamente. Cataldi? Lo conosco molto bene e mi fa piacere vederlo cresciuto. Lui è giovane, interessante, ma fa parte di un reparto ben collaudato della Lazio perché ogni centrocampista centrale fa bene con Sarri. Cataldi è molto bravo a recepire quello che gli dice l’allenatore. Lo stesso vale per Casale e Romagnoli. Marco Antonio? Bisognerebbe vederlo di più, non si può giudicare. Io aspetterei prima di dare giudizi, serve farlo giocare 4-5 partite di seguito per capire che giocatore è”.

Christian Manfredini: "La Lazio ha tutte le carte in regola per arrivare almeno quarta. Zaccagni? Crescita evidente, merita la Nazionale"
Coppa Italia, le scelte del giudice sportivo dopo Juventus-Inter