Il primo anno di Provedel alla Lazio è già da incorniciare e lo sottolinea l'ex Fernando Orsi che, insieme a Marchegiani, è l'unico portiere ad essere rimasto imbattuto più a lungo dell'attuale estremo difensore laziale (733' nel 1982 contro i 607 del numero 94). Per Orsi 12 stagioni alla Lazio, 125 presenze in campionato e il ruolo di vice allenatore con Mancini.

L'imbattibilità interrotta pesa come per un attaccan- te non andare in gol? «Sì, soprattutto perché Rabiot ha segnato subito dopo il vantaggio, ma contro la Juve ci può stare e questo non ha intaccato la prestazione di Provedel».

Era pronosticabile un rendimento simile? «Assolutamente no, ma ha dimostrato di essere pronto per una grande piazza, di poter stare a grandi livelli. Ha fatto la differenza finora. Gran lavoro suo mentale per adattarsi e dello staff che lo allena. E’ promosso a pieni voti».

Quali sono i suoi punti di forza? «Ha personalità. Quando fa un errore, azzera tutto subito. Dopo un sbaglio può fare una prodezza, perchè è sempre in partita».

Quali invece gli aspetti tecnici da perfezionare? «È un portiere fatto. Si può sempre migliorare, ma non ha mancanze. È sufficiente in tutto, dalle uscite all'abili- tà di comandare la difesa. Come tutti i portieri moder- ni pecca un po' nel coraggio di bloccare i palloni».

Quanto c'è di Provedel in questa difesa da record? «Tanto. È al centro degli schemi difensivi di Sarri e questa fase ora è ottima. Inoltre avere la fiducia dei compagni è fondamentale e su di lui ci contano». Il Tempo

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