Per me è davvero possibile che sia il capitano della Lazio Ciro Immobile con il suv, che il conducente del tram 19 siano passati entrambi con il verde». Ad affermarlo a Il Messaggero è il 52enne Marco S., tassista da vent’anni sulle strade della Capitale. Con base fi sa o quasi a piazza Mazzini. Quel tratto tra piazza delle Cinque Giornate e Ponte Matteotti lo avrà attraversato migliaia di volte sulla corsia preferenziale. Eppure, giura che da almeno due tre giorni, prima dello scontro di domenica, evitava di passarci, «perché il semaforo non funzionava, c’erano delle anomalie evidenti che riguardavano le tempistiche».

Marco lei è stato il primo a instillare il dubbio nella chat dei tassisti sul funzionamento dell’impianto ricevendo conferme dai colleghi. In che consisteva?

«L’anomalia che personalmente ho riscontrato riguardava il semaforo che regola la viabilità sulla preferenziale riservata a mezzi pubblici, disabili, Ncc e a noi tassisti».

Si spieghi meglio...

«Un primo malfunzionamento consisteva nel segnalare il rosso per un lunghissimo tempo. E questo mentre erano intermittenti il rosso e il verde per chi proveniva dal lungotevere Oberdan. Quindi ho visto colleghi inchiodati davanti a me per minuti interminabili e qualcuno alla fine attraversare ugualmente l’incrocio con molta cautela pur di passare. Si stava fermi anche per venti minuti. Poi, però, succedeva anche qualcosa di opposto».

Ossia?

«Che il verde durava appena due o tre secondi, poi ridiventava subito rosso. E così tu ti trovavi ad avere impegnato regolarmente l’incrocio ma di trovarti in mezzo alla strada con il rosso, mentre chi proveniva dal lungotevere Oberdan vedeva il segnale di via libera di fronte a sé e non frenava».

E questa anomalia era stata segna- lata? «Non saprei. Ma troppe volte capita di girare per la città e trovarsi davanti a un semaforo che non funziona bene, di solito poi la manutenzione interviene. Lì per lì poi non ti rendi conto neanche del fatto. Questa volta, però, avevo notato che attraversare quell’incrocio stava diventando un problema e parliamo di una intersezione con una viabilità già di per sè complicata. Per cui preferivo negli ultimi giorni addirittura fare il giro dal Muro Torto per passare da una parte all’altra del Tevere. Una soluzione estrema, considerato il traffico di Roma. Comunque poco prima in via delle Milizie c’è un altro impianto penzolante, precario e non visibile, insomma capita».

Quindi, cosa può essere successo secondo lei domenica mattina?

«Oggettivamente rispetto alla dinamica dell’incidente, non essendo presente, non posso dire nulla. Però ho sentito le parole di Immobile che proveniva dal lungotevere e ho letto quelle del tranviere che arrivava dalla preferenziale ed entrambi sembravano molto determinati nel sostenere di essere passati con il verde. Visto quello che ho sperimentato io e anche altri miei colleghi che hanno risposto in chat, che possa essere accaduto realmente non mi stupirebbe. Anche se credo sia molto difficile dimostrarlo».

Cosa ha pensato quando ha saputo dell’incidente? «Che poteva accadere anche prima, che uno scooterista non avrebbe avuto scampo contro il tram. Fortunatamente non è successo nulla di irreparabile».

Ma lei è della Roma o della Lazio?

«Sono romanista. Poco fa sono ripassato lì e ora il semaforo funziona». Il Messaggero

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