Le ultime quattro “finali” per l’obiettivo Champions League. Dopo il k.o. in casa del Milan nello scorso turno, la Lazio vuole tornare al successo, protagonista nuovamente del primo match di giornata, questa volta allo Stadio Olimpico di Roma. L’avversario sarà il Lecce nel 35esimo turno di Serie A, alla ricerca di punti importanti in chiave salvezza. Reduce dalla sconfitta per 0-1 nello scontro diretto contro l’Hellas Verona, i giallorossi si trovano a +4 sul terz’ultimo posto in classifica. Questa sera quindi, sarà una sfida fondamentale per entrambe, ognuna per i rispettivi obiettivi. In vista della gara in programma alle 20:45, la redazione di LazioPress.it ha intervista, in esclusiva, l’ex attaccante del Lecce Jedaias Capucho Neves, noto come Jeda. Tanti i temi trattati: dagli obiettivi delle due squadre alla partita di questa sera, passando anche per i singoli protagonisti.

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La Lazio ha fatto solamente tre punti nelle ultime quattro partite, con prestazioni sottotono rispetto all’ultimo periodo. Cosa succede in casa biancoceleste? Come si spiega questo momento “no”?

“Io credo sia normale un calo fisico, la brillantezza in certi momenti viene a mancare. La Lazio ha dimostrato di essere una squadra che tecnicamente gioca molto bene e, purtroppo, quando non hai una rosa profonda e sei costretto a giocare sempre con quasi gli stessi, quello alla lunga penalizza. Questo credo sia il problema dei biancocelesti. Si tratta comunque di una squadra bella da vedere, gioca un gran calcio soprattutto da metà campo in su, è spettacolare e crea tante occasioni”.

Lecce, Udinese, Cremonese ed Empoli sono le prossime avversarie della Lazio. Cosa ti aspetti dalla squadra di Sarri in queste ultime quattro partite? Quante possibilità ha di qualificarsi alla prossima Champions?

“Secondo me le possibilità sono tante, la Lazio ha dimostrato in più occasioni di poter lottare tranquillamente per la Champions. Le ultime partite saranno decisive, perché incontrerà squadre che magari si devono salvare e quelle saranno partite complicate. Anche se comunque, a livello di blasone, sono squadre inferiori alla Lazio, il rischio è di lasciare mentalmente qualcosa, non essendoci quell’approccio feroce alla partita. Quello chiaramente è un fattore che riguarda molto l’allenatore, è lui che deve cercare di non far perdere quella concentrazione, soprattutto in queste partite finali, alla squadra. È un aspetto pericoloso che può riservarti brutti scherzi, bisogna restare sempre attenti.

Per quello che ho visto e per quello che ha dimostrato fino a questo momento, la Lazio lotterà sicuramente fino alla fine per un posto in Champions League”.

Il Lecce, tranne con Inter e Juventus, è riuscita a fare punti contro tutte le “big”. Dopo la vittoria in casa dell’Atalanta, è arrivato un solo punto in otto partite. Come ti spieghi questo calo, questi alti e bassi in termini di risultati e prestazioni?

“Il Lecce è una squadra in linea con quelli che sono gli obiettivi. La società, secondo me, probabilmente non si aspettava che la squadra facesse così bene. È chiaro che, l’ultimo periodo, è quello che mi ha stupito di più: non è stato positivo, è mancata brillantezza ed è rimasto troppo tempo senza vittoria, questo credo lo abbia penalizzato, facendolo rientrare nella mischia in lotta per la salvezza. Ora devi stare molto attento, la sconfitta in casa contro il Verona ha scombussolato l’ambiente, subentra un po’ di paura. Le prossime partite del Lecce saranno molto importanti, ma stiamo parlando di una squadra con tanti giocatori che vedono la Serie A per la prima volta, non di grande esperienza in questo campionato. Purtroppo quando mancano queste cose nei momenti di difficoltà, le paghi. Anche il Lecce però può dire la sua fino alla fine per la salvezza, bisogna esser bravi a saper conservare il vantaggio attuale”.

Con la vittoria del Verona in casa proprio del Lecce è sempre più aperta la corsa salvezza. Settimana prossima ci sarà lo scontro diretto tra giallorossi e Spezia, ma in corsa ci sono anche Cremonese e Verona. Cosa ci dobbiamo aspettare da questa corsa per non retrocedere? Quali squadre vede probabilmente in Serie A anche nella prossima stagione?

“La lotta per la salvezza è complicata. La Cremonese ha un allenatore come Ballardini, molto bravo in queste situazioni di difficoltà a trarre il meglio dai propri giocatori. Anche il Verona è una squadra pericolosa che ha recuperato tantissimo, mentre lo Spezia, nell’ultimo periodo, ha perso tanto terreno. Il Lecce deve stare molto attento, credo che le prossime due partite saranno molto decisive per decretare chi scenderà in B e chi rimarrà in A. È difficile dirlo ora, diverso tempo fa davamo Cremonese e Verona certe di retrocedere, invece sono due squadre che, matematicamente, possono salvarsi. È un campionato incerto. Personalmente mi auguro che il Lecce possa raggiungere questo traguardo alla fine, è una società che sta lavorando bene, con calciatori interessanti ed un ambiente spettacolare”.

Questa sera all’Olimpico aprirà la 35° giornata di A Lazio-Lecce. Che partita ci dobbiamo aspettare tra biancocelesti e giallorossi?

“Sarà una partita complicata dal punto di vista nervoso, entrambe hanno un obiettivo molto importante. Il Lecce cercherà di mettere in difficoltà la Lazio, provando a portare a casa anche un pareggio che sarebbe già fondamentale. La squadra di Sarri comunque cercherà di vincere a tutti i costi, perché vincendo rafforzerebbe ancora di più la posizione in classifica. La definirei una partita delicata per tutte e due le squadre”.

Tornando sulla corsa Champions, dalla Juventus alla Roma ci sono sei squadre in otto punti. Per questo finale di campionato, quali sono le squadre favorite per conquistare le tre posizioni utili subito sotto il Napoli?

“E’ ancora tutto da giocare, ci sono tanti punti in palio. Bisogna ancora aspettare il discorso della Juventus, c’è da considerare anche quel fattore. Sono tutte in lotta, c’è una bagarre molto interessante e bella tosta per la corsa Champions. Al di là del discorso Scudetto, vinto meritatamente dal Napoli che ha fatto un campionato più che strepitoso, complimenti a loro che hanno dimostrato di esser stata la miglior squadra in assoluto. La corsa Champions invece è un altro campionato che si gioca, fino ad ora si sono alternate in quelle posizioni, quindi bisogna aspettare anche qui”.

Lazio-Lecce sarà anche Zaccagni contro Strefezza, due attaccanti che stanno facendo molto bene in questa stagione a livello realizzativo e di prestazioni. Conoscendo il ruolo, ci sono alcune caratteristiche dei due in cui rivedi l’attaccante Jeda?

“Su Strefezza non mi aspettavo che potesse reggere in questo modo la Serie A, non me lo aspettavo. Sono contento di vedere un giocatore che in Serie B ha fatto un campionato strepitoso, ha trascinato il Lecce alla promozione in Serie A. Vedo un giocatore di una personalità, con un margine di crescita ancora maggiore, con l’esperienza può migliorare tantissimo.

Zaccagni ritengo che sia uno dei giocatori italiani migliori che ci sia in questo momento. Tempo fa ho mosso una critica al c.t. Mancini, non per il modo di lavorare perché non mi permetto di giudicare il lavoro di un allenatore che ha vinto tanto, però lasciare fuori un giocatore come Zaccagni dalle convocazioni in Nazionale, per quello che stava facendo, ritengo sia stata una cosa totalmente sbagliata, questa è una mia opinione.

Nella Lazio, quando Zaccagni e Felipe Anderson si mettono in moto, al di là di Immobile che è un giocatore per cui io impazzisco, nel campionato italiano è un calciatore incredibile per quanti gol faccia. Impossibile stare a giudicarlo, anche quando gioca non bene riesce a segnare lo stesso. Ma quando Zaccagni e Felipe Anderson stanno bene, sono due giocatori che spostano tanto l’equilibrio di una partita”.

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