La Lazio pareggia in casa 2-2 con il Lecce, riprendendo i pugliesi al 94'. Il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri, in conferenza stampa, ha analizzato la gara: "Sabato avevo visto solo aspetti negativi, oggi invece ho notato buoni sprazzi. Certo, non si può prendere un gol da fallo laterale e non si può rimanere travolti da questo e concedergli anche il secondo: tuttavia ho visto buone cose nel primo tempo ed anche una reazione veemente nel finale. Ho notato segnali, ho visto Immobile e Milinkovic diversi dalle ultime prestazioni, due giocatori che, se recuperati, possono fare la differenza. La gestione non è mai stato il nostro forte e stasera anche si è visto, ma ci sono state buone cose.  Un punto preso così alla fine potrebbe anche essere roba seria".

Assenza Cataldi - "E' da un anno che dico che Marcos Antonio è un buon giocatore, ma io con questi due interni, se potessi scegliere non lo farei mai giocare. Ora senza Cataldi è questa la situazione e oggi con un po' di scaltrezza potevamo venirne fuori meglio".

Arbitraggio - "Non so che dire sugli episodi, erano tutti lontani. Mi sembrava fallo su Basic, ma se non è intervenuto il Var probabilmente era fuori area. A me Maresca è un arbitro che piace però quando non controllano la gara a livello di minutaggio, mi disturba. Questa è la differenza con l'estero, in Premier non capita, nonostante lì gli arbitri siano più scarsi dei nostri".

Tifosi - "A loro dico che questa gara ci da segnali positivi per uscire da un momento complesso; solitamente dai periodi difficili si viene fuori con un pari e la speranza è che sia questo un buon segnale. Segnale di risveglio. Questo punto ci potrebbe anche fare comodo. Non serve negatività ma realismo, capendo che non sarà facile ma bisogna rimanere positivi perché la posizione di oggi non era neanche preventivabile ad inizio stagione".

Champions - "Non arrivarci non sarebbe un fallimento, questa è la realtà, poi se qualcuno dice cavolate non mi riguardano. Sappiamo i nostri punti di forza e quelli deboli e sappiamo che possiamo rimanere fuori dalla corsa, ma siamo lì e ce la vogliamo giocare. Lotito? L'ho visto, sta mangiando la pizza".

Momento della squadra - "Io la pressione non la sento, i commenti sui social non mi riguardano. Non vivendo le pressioni, non capisco come possano ricadere sui giocatori. Ok che adesso tutti vivono sui social, ma non comprendo. Vedendo rientrare i ragazzi nello spogliatoio ho visto i calciatori più dispiaciuti per la vittoria mancata che felici per il pari raggiunto, questo mi sembra un segnale".

Pubblico numeroso - "Loro meritano tanto e vorremmo regalargli partite importanti. Ci stiamo provando e loro ci aiutano. Quando parlo con voi i miei giocatori li difendo o li attacco in base al messaggio che voglio mandargli. Ciò che conta comunque è la Lazio. Amarla significa amare tutto da Formello ai magazzinieri, Olympia e ciò che è intorno. Bello non sentirsi un corpo estraneo e fare parte integrante dell'ambiente. Tempo fa, parlando con un procuratore discutemmo di ipotesi estere, ma al momento non mi importa nulla".

 
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